Durante i festeggiamenti per il 75º del riconoscimento della Cina popolare da parte di Berna, Ior e Iosi testimoni della collaborazione sino-elvetica

Bellinzona e i suoi istituti di ricerca scientifica rappresentano la Svizzera in occasione dei festeggiamenti per i 75 anni del primo riconoscimento della Repubblica popolare cinese da parte di un Paese occidentale. Nel 1950, Berna fu il primo governo al di qua della cortina di ferro a riconoscere la nuova Cina popolare, fondata l'anno prima da Mao Tse-tung. Un gesto che i cinesi non hanno mai dimenticato, come ha sottolineato recentemente il ministro degli Affari esteri cinese Wang Yi durante la sua visita ufficiale in Svizzera, visita che ha incluso anche una tappa a Bellinzona. Numerosi eventi sono stati organizzati per festeggiare l'importante ricorrenza diplomatica, in particolare da Swissnex, l'agenzia consolare svizzera dedicata alla collaborazione nei campi scientifico e artistico, che tra le sue varie sedi ne conta una anche a Shanghai.
Lunedì 17 novembre, nei saloni dell'ambasciata svizzera a Pechino si terrà l'evento conclusivo e sarà dedicato alla collaborazione sino-elvetica nel settore della ricerca oncologica. A rappresentare la Svizzera ci saranno gli istituti di Bellinzona, in particolare l'Istituto oncologico di ricerca (Ior) e l'Istituto oncologico della Svizzera italiana (Iosi). Durante il meeting prenderanno la parola ricercatori e professori provenienti da tutta la Cina, che in passato hanno avuto modo di collaborare con gli istituti bellinzonesi e che attualmente sono impegnati in diversi progetti con lo Ior.
Particolarmente attivo è l’International extranodal lymphoma study group (Ielsg), presieduto dal professor Franco Cavalli e con il professor Emanuele Zucca nel ruolo di direttore scientifico. A Pechino, Zucca riassumerà l’intensa collaborazione che ha portato alla realizzazione di numerosi progetti di ricerca congiunti e alla partecipazione cinese agli studi clinici di Ielsg, nonché alla possibilità per il gruppo internazionale, coordinato a Bellinzona, di condurre studi direttamente in Cina.
Franco Cavalli presenterà inoltre le attività svolte nell’ambito della lotta globale contro il cancro, mentre il direttore dello Ior, professor Andrea Alimonti, illustrerà le collaborazioni scientifiche con diversi istituti cinesi di ricerca nel campo del carcinoma della prostata, settore nel quale operano anche diversi studenti e ricercatori cinesi. Il meeting di Pechino si concluderà con una tavola rotonda dedicata alle prospettive di ulteriore sviluppo della cooperazione scientifica tra i due Paesi, in particolare nel campo della ricerca oncologica.
Anche in questo settore, la Cina sta investendo enormemente, soprattutto nell’applicazione di nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale. Su questo tema interverrà anche il professor Bo Xu, direttore del Centro oncologico di Chongqing, che con i suoi 34 milioni di abitanti è probabilmente la città più popolosa al mondo.