Luganese

‘Escludete l’aeroporto di Agno dai tagli’

Lo chiedono alla Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati, in una presa di posizione congiunta, l’Aspasi e le associazioni economiche ticinesi

Destino a rischio
(Ti-Press)
12 novembre 2025
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Riconoscere il ruolo nazionale dell’aeroporto di Lugano-Agno, escluderlo dai tagli previsti dal Pacchetto di sgravio 27 e per contro garantirgli un sostegno continuativo. Questo, in estrema sintesi, quel che chiede l’Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana (Aspasi) alla Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati. Nell’istanza Aspasi non è da sola, ma è affiancata dalle principali associazioni economiche ticinesi: Associazione industrie ticinesi; Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi; Associazione bancaria ticinese; Associazione svizzera dei gestori patrimoniali; Lugano commodity trading association; Hotellerie Suisse Ticino e Lugano Region.

Tutti uniti dunque con un obiettivo comune: salvaguardare lo scalo ticinese, che rientra tra le infrastrutture regionali che dovrebbero venir colpite in maniera importante dalle misure di risparmio della Confederazione. Il contributo federale di circa 5 milioni di franchi infatti, destinato principalmente a SkyGuide (che ha tariffe elevate), è a rischio e questo comporterebbe un netto ridimensionamento dell’aeroporto luganese. Uno scenario cupo, secondo Aspasi, dato che si tratterebbe di una struttura “strategica per la mobilità, l’economia e la sicurezza del Paese”. Si tratta, si ricorda, dell’unico scalo a Sud delle Alpi, che nel 2024 i movimenti aerei sono stati 21’000 (in aumento del 12%) e che di questi 8’000 sono business, “con un impatto economico superiore ai 100 milioni di franchi”. Grazie ad Agno sono assicurati 120-130 posti di lavoro diretti, lì si effettua la formazione di piloti, vengono ospitati eventi aeronautici e anche accolti voli di Stato.