La commissione di Castagnola, Cassarate e Ruvigliana ribadisce il proprio disappunto in una lettera inviata al Municipio di Lugano

“Gli spazi dell’ex casa anziani Castagneto avrebbero dovuto essere destinati a scopi di utilità pubblica e a favore del rafforzamento del tessuto sociale del quartiere, che oggi conta un impressionante 34% di residenze secondarie”. Questo è un passaggio della lettera spedita oggi dalla commissione di quartiere di Castagnola, Cassarate e Ruvigliana al Municipio di Lugano: una lettera attraverso la quale la commissione ribadisce il “proprio disappunto in merito al cambiamento di destinazione del mappale della Residenza al Castagneto da fondo di utilità pubblica a residenziale R3, decretandone una futura probabile alienazione”. Vendita che più che probabile è sicura, visto che l'immobile rientra nella lista dei beni pubblici che la Città vuole cedere nell'ambito di quella che viene definita come ‘rivalorizzazione’.
La commissione prende atto delle decisioni politiche prese negli scorsi mesi, tuttavia “ritiene sprecata l’occasione a favore di una strategia maggiormente incisiva a favore degli anziani e della vivibilità del quartiere di Castagnola. Anziani che faticano ad allontanarsi troppo dalla zona in cui abitano, nel caso debbano essere forzatamente accuditi in strutture pubbliche. Nella fattispecie non sono stati presi in considerazione i suggerimenti avanzati dalla Commissione in carica nella scorsa legislatura, pienamente condivisi anche dal gremio attuale”. Eppure, insiste la commissione, “grazie a un partenariato pubblico-privato o con la concessione di un diritto di superficie, il sedime avrebbe potuto mantenere la corrente destinazione d'uso e beneficiare di maggiori indici di edificabilità, permettendo di realizzare una struttura intergenerazionale con residenze adeguate alle necessità degli anziani e servizi per la comunità”.