La rivista ticinese di astronomia ‘Meridiana’, “uno dei pochissimi periodici in lingua italiana al mondo”, compie cinquant’anni. “Era il mese di maggio del 1975 – si ricorda in un comunicato della Società astronomica ticinese (Sat) – quando, da una tipografia di Lugano, uscivano le prime tremila copie di ‘Meridiana’. Cinquant’anni dopo, la rivista è ancora pubblicata a cadenza bimestrale”. La redazione ha dunque deciso di festeggiare i primi cinquant’anni della pubblicazione con un numero celebrativo, attualmente in corso di distribuzione, come di consueto, agli abbonati nonché ai soci della Sat, dell’Associazione specola solare ticinese e dell’associazione Le Pleiadi.
La storia di ‘Meridiana’ fu inizialmente tribolata. “Nata dal bollettino ciclostilato ‘Skorpion’, creato nel 1971 dai membri della sezione bellinzonese della Sat (tiratura della prima edizione: sette esemplari), la rivista – si legge nella nota – rischiò la chiusura appena due anni dopo la sua fondazione, nel 1977, per problemi finanziari e a causa dell’improvvisa scomparsa di Don Annibale Stucchi di Vernate, uno dei membri fondatori e anello di collegamento con le tipografie. Fu salvata solo grazie alla caparbietà dei membri della Società astronomica di allora, che stamparono ‘in proprio’ alcuni numeri”.
Per oltre trent’anni la direzione della rivista è stata affidata a Sergio Cortesi, “che ha saputo farla crescere ed evolvere”. Nel 2020 ‘Meridiana’ – che nel frattempo ha raggiunto la tiratura di oltre mille esemplari – è stata completamente rielaborata passando sotto la direzione di Luca Berti e Andrea Manna. I temi trattati si rivolgono sia ai semplici appassionati, sia a chi si occupa in maniera assidua dell’osservazione astronomica.