Estero

Dai disastri naturali danni all'agricoltura per 99 miliardi l'anno

14 novembre 2025
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Negli ultimi 33 anni i disastri hanno causato perdite agricole in tutto il mondo per 3,26 trilioni di dollari, una media di 99 miliardi di dollari all'anno, circa il 4% del Pil del settore primario.

È quanto emerge dal nuovo rapporto della Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, che indica come siccità, inondazioni, parassiti e ondate di calore, stiano sconvolgendo produzioni, mezzi di sussistenza e nutrizione.

L'impatto si traduce in una riduzione delle riserve alimentari: tra il 1991 e il 2023 sono stati distrutti 4,6 miliardi di tonnellate di cereali e 2,8 miliardi di tonnellate di frutta e verdura. Questo equivale a una riduzione pro capite giornaliera di 320 chilocalorie, minacciando direttamente la sicurezza alimentare globale. Tra le aree più toccate c'è l'Asia, per la sua elevata esposizione a inondazioni e tempeste, e poi l'Africa, con un impatto proporzionale più pesante.

Il rapporto rileva inoltre che le ondate di calore marine hanno causato perdite per 6,6 miliardi di dollari tra il 1985 e il 2022, colpendo il 15% della pesca globale, acquacoltura compresa. Si tratta di danni che però rimangono in gran parte invisibili nelle valutazioni dei disastri, nonostante sostengano i mezzi di sussistenza di 500 milioni di persone.

Si punta sul digitale e sull'IA

Uno scenario critico, a fronte del quale la Fao indica la trasformazione digitale come la chiave di volta per la resilienza, "passaggio fondamentale dalla risposta reattiva alla riduzione del rischio" come precisa il direttore generale QU Dongyu. Strumenti come l'IA, il telerilevamento, i droni e i sensori, stanno trasformando la gestione delle crisi in prevenzione.

Piattaforme digitali come il Climate Risk Toolbox della Fao, offrono informazioni iperlocali e in tempo reale; oltre 9 milioni di agricoltori, ad esempio, hanno già potuto accedere a specifiche polizze assicurative. Tanti i progressi frenati però dalla disconnessione, con oltre 2,6 miliardi di persone offline.

Per la Fao l'innovazione deve essere accompagnata da alfabetizzazione digitale, sviluppo delle capacità e infrastrutture per garantire che i vantaggi raggiungano piccoli agricoltori, donne e comunità indigene. Da qui il messaggio ai governi di aumentare gli investimenti per integrare l'innovazione digitale nelle politiche agricole nazionali, rendendo i sistemi agroalimentari più forti, efficienti e inclusivi di fronte alla crescente minaccia dei disastri.