Progetto con 3.236 satelliti previsti e oltre 150 già in orbita, terminali consumer e enterprise con velocità fino a 1 Gbps
Amazon ha presentato ufficialmente il suo servizio di connessione satellitare, Amazon Leo. Un nome che richiama la Low Earth Orbit (LEO), l'orbita terrestre bassa dove si posizioneranno i satelliti destinati a portare Internet ad alta velocità. Leo, con cui Amazon sfida apertamente Starlink, il servizio di connessione via satellite utilizzato anche in Ucraina nei primi mesi del conflitto, è nato nel 2019 sotto l'insegna di Project Kuiper con l'ambizione di ridurre il divario digitale globale, coprendo con la connessione aree remote del pianeta o prive di una connessione cablata.
Secondo una nota ufficiale, Amazon sta lavorando su una costellazione totale di 3.236 satelliti e ha già superato le 150 unità in orbita, con partner come JetBlue, L3Harris, DirecTV Latin America, Sky Brasil e l'operatore della National Broadband Network australiana, che hanno già aderito all'iniziativa. "La nostra missione a lungo termine resta la stessa", si legge nella nota, "e stiamo facendo buoni progressi nel perseguirla. Oggi gestiamo una delle più grandi linee di produzione satellitare al mondo". Come ricorda il sito Dday, sono previste tre tipologie di terminali per diverse esigenze, "una versione ultra-compatta, una standard con velocità fino a 400 Mbps e una ad alta larghezza di banda per il mercato enterprise, con velocità fino a 1 Gbps".