Calcio

Lugano, ora è proprio crisi nera

Attacco inesistente e difesa colabrodo caratterizzano l'ennesima sconfitta dei bianconeri (0-5), contro lo Celje nell'andata del Q3 di Conference League

7 agosto 2025
|

Di nuovo abulico e anche stavolta sterile il Lugano che a Thun incappa - alla quinta partita stagionale - nella sua quarta sconfitta, uno 0-5 che lascia allibiti per la pochezza e la mollezza mostrata dai bianconeri giovedì sera. Davvero senza appello è infatti la batosta subita per mano degli sloveni del Celje, che si impongono in trasferta 5-0 e ipotecano la qualificazione, quasi sinonimo di estromissione dei bianconeri dal palcoscenico continentale. Messa in campo con 5 giocatori diversi rispetto all'ultima disastrosa gara di Sion - dove i sottocenerini persero 4-0 – la squadra bianconera si mostra di nuovo del tutto inefficace sul fronte d'attacco (1 solo gol, peraltro inutile, segnato in 5 partite ufficiali) e soprattutto concede troppo agli avversari, che con eccessiva facilità bucano a ripetizione la porta di Saipi.

E dire che le cose parevano iniziate bene per i bianconeri, che già al 2‘, con Bislimi che raccoglieva un cross dalla sinistra di Alioski, si rendevano pericolosi. Sarà però purtroppo soltanto un fuoco di paglia: da lì in avanti, infatti, a fare la partita per l'intero primo tempo saranno gli ospiti, che gestiranno il pallone molto meglio di sottocenerini e, soprattutto, non commetteranno tutti gli errori in cui è incappata la truppa di Croci-Torti. A salvare i padroni di casa dalle sfuriate slovene, almeno fino a un certo punto, è Saipi, molto più reattivo di quanto visto nelle precedenti gare e forse il solo a salvare la faccia in una serata da incubo.

Il portiere luganese, però, non può fare nulla al 35’, quando Sturm – ex Chiasso e Mendrisio – dapprima salta facilmente Papadopoulos, poi è fortunato su un rimpallo e infine piazza un destro a giro da venti metri che porta in vantaggio gli ospiti. Invece di una reazione, i bianconeri mostrano ulteriore apatia e un'imprecisione sempre più imbarazzante, tanto che – al 42‘ - Belhadj trattiene ingenuamente in area un avversario, e all'arbitro Van der Eijk non resta che decretare il rigore, l'ennesimo subito in un inizio di stagione disastroso. A trasformarlo, freddamente, è Kovacevic. E il vantaggio sloveno alla pausa avrebbe potuto essere ancor più consistente, se Sturm in contropiede al 45’ non avesse graziato Saipi.

La ripresa, iniziata con Koutisias e Grgic al posto di Bislimi e Behadj, si apre con la traversa piena colpita da Doumbia: ma, di nuovo, è solo una fiammata, pareggiata fra l'altro dall'asta colpita poco dopo anche dagli sloveni con Avdyli. Ospiti che continuano a costruirsi occasioni, grazie a una retroguardia bianconera inguardabile, e al 59‘ Zabukovnik con un destro dalla lunga distanza sigla la terza rete slovena. Lugano anche sfortunato: Zanotti, da poco entrato in campo, infatti si infortuna e deve immediatamente essere rilevato dal redivivo Hajdari, che proprio contro lo Celje lo scorso inverno fu protagonista della sua peggior prestazione in maglia bianconera, e anche stavolta non è che faccia bella figura, specie sulla quinta rete slovena, giunta all'89’ dopo che – all'84‘ - gli ospiti avevano firmato anche il quarto gol.

I diversi giocatori indisponibili non possono essere un'attenuante, visto che lo scorso anno - pur alle prese con lo stesso problema degli infortuni - il Lugano di questi tempi viaggiava col vento in poppa. E nemmeno deve pesare troppo, nelle valutazioni, il fatto che quella di giovedì era la quinta gara in 17 giorni per i sottocenerini (la quarta lontano da Cornaredo): le colpe individuali e di gruppo vanno infatti ben al di là di queste considerazioni.

Amir Saipi a fine partita ha così commentato: «Se non segni, non puoi vincere, è molto semplice. È un inizio di stagione davvero duro. Segniamo troppo poco e subiamo caterve di reti. Abbiamo qualità, ma ciò non basta. Dobbiamo cambiare mentalità. Non è normale concedere a un difensore rivale di avanzare 50 metri palla al piede. Mi spiace per i nostri tifosi. Ora dobbiamo davvero reagire, altrimenti la stagione si farà durissima. Doobbiamo vincere già domenica in casa in campionato contro il Basilea, altrimenti il divario si farà troppo grande».

Lugano - Celje: (0-2) 0-5

Reti: 35‘ Sturm 0-1. 44’ Kovacevic (rigore) 0-2. 59’ Zabukovnik 0-3. 84‘ Sturm (rigore) 0-4. 89’ Kvesic 0-5.

Arbitro: Van der Eijk (Ola).

Lugano: Saipi; Papadopoulos, Mai, El Wafi (62‘ Zanotti, 68’ Hajdari); Cimignani, Mahmoud (46‘ Koutsias), Doumbia, Bislimi (46’ Grgic), Alioski; Bottani (62' Dos Santos); Behrens.

Note: 600 spettatori circa.