Calcio

Uno statuto da ritrovare in seno al club e in Nazionale

Dopo la rinascita a Pisa, Michel Aebischer cerca spazio pure in seno alla selezione di Murat Yakin

Dopo il gol segnato all’Ungheria ad Euro 2024
(Keystone)
12 novembre 2025
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Michel Aebischer ha cambiato aria, ma non rotta. Il friborghese, che ora sta sbocciando a Pisa, vuole riconquistare lo statuto che gli aveva permesso di rivelarsi al grande pubblico durante Euro 2024. Non bisogna infatti dimenticare che Michel Aebischer è stato uno dei grandi artefici della parentesi magica dell’estate 2024: in Germania, dove la Nazionale svizzera aveva raggiunto i quarti di finale, il 28enne di Singine era stato uno degli uomini più utilizzati da Murat Yakin.

Pur avendo sin lì collezionato solo una manciata di presenze da titolare con la maglia rossocrociata, si era appropriato del ruolo di terzino sinistro che gli era stato affidato dal selezionatore. Autore di un gol e un assist contro l’Ungheria nella partita d’esordio e ancora di un passaggio decisivo contro l'Italia, Aebischer aveva mancato solo la fatidica serie di calci di rigore contro l’Inghilterra.

Due traiettorie opposte

Il giocatore formatosi nell’Fc Heitenried era diventato il volto friborghese dell’affascinante squadra Yakin. Tuttavia, non ha seguito la stessa traiettoria ascendente del suo omologo vodese e compagno di squadra al Bologna, Dan Ndoye. Un anno dopo, quest’ultimo ha approfittato di una stagione ricca di successi, coronata da un gol decisivo nella finale di Coppa Italia, per passare alla Premier League, a Nottingham, nel secondo transfer più costoso nella storia per un calciatore svizzero. Aebischer, per contro, ha perso il posto da titolare nei rossoblù dopo un infortunio agli adduttori e ha dovuto rassegnarsi a trasferirsi in un club meno competitivo.

«Il mio ruolo a Bologna non mi soddisfaceva più – spiega da Losanna, dove la Svizzera si sta preparando ad affrontare la Svezia nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026 –. Volevo ritrovare uno statuto più importante e accumulare minuti. È per questo che ho cambiato aria». Accasandosi al Pisa, neopromosso in Serie A. «Dove attorno a me ci sono molti giovani, ai quali posso insegnare qualcosa». A Pisa, dove il suo prestito potrebbe diventare definitivo se il club riuscisse a mantenere il posto nella massima categoria, sta ritrovando una certa stabilità. La squadra toscana, che ha vissuto diversi fallimenti nella sua storia centenaria, è tornata nell’élite del calcio per la prima volta dal 1991.

Michel Aebischer vuole ora ritrovare anche il suo antico statuto in seno alla Nazionale e fare di tutto per partecipare a un secondo Mondiale. «Non c’è niente di più grande della Coppa del mondo per un calciatore. Ci saranno tutti i migliori. La prima volta è stato un sogno. Ora è un obiettivo».