Venerdì 21 febbraio si discuterà della destinazione dell’ex caserma dei carabinieri che sta suscitando malumori sul confine
È vista come una occasione per fare chiarezza sul Cas (Centro di accoglienza straordinaria per richiedenti l'asilo internazionale) che non appena saranno terminati i lavori di ristrutturazione (fine marzo) sarà aperto nell'ex caserma dei carabinieri nei pressi del valico di Fornasette. L’ex caserma, dismessa da una dozzina di anni, ospiterà una trentina di migranti, probabilmente anche nuclei familiari con bambini. È quanto spera il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello che stamane ha convocato per venerdì 21 febbraio una riunione per discutere la destinazione dell’ex caserma dei carabinieri che, da quando si è saputo che ospiterà migranti, sta suscitando malumori e prese di posizione al di qua e al di là della ramina.
La vicenda continua a suscitare un acceso dibattito sia in Italia che in Svizzera, con preoccupazioni espresse da rappresentanti istituzionali e politici, dal sindaco di Tresa Piero Marchesi e consiglieri comunali, ai consiglieri di minoranza del comune di Luino, che hanno presentato a Palazzo Serbelloni un’interrogazione per richiedere la convocazione di una seduta di Consiglio comunale urgente per affrontare questo tema. La riunione si svolgerà nella sala Motta della Prefettura e vedrà la partecipazione di numerose autorità e rappresentanti istituzionali. Oltre al sindaco e ai capigruppo consiliari del Comune di Luino, sono stati invitati il direttore del Dipartimento delle istituzioni del Canton Ticino Norman Gobbi, il presidente della Provincia, il questore e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza. Saranno presenti anche il dirigente del Settore Polizia di Frontiera di Luino e un rappresentante della cooperativa San Marco, che dovrà occuparsi dei migranti. L’invito è stato esteso al sindaco del Comune ticinese di Tresa, segno dell’interesse transfrontaliero per la questione. L’amministrazione comunale di Luino, lo ricordiamo, ha replicato alle critiche della minoranza spiegando che la decisione deriva da una disposizione del governo Meloni, che ha incaricato già da tempo Prefetture di tutta Italia di individuare spazi forniti dai Comuni oppure edifici demaniali abbandonati adatti a ospitare migranti. Tra questi rientra appunto l’ex caserma di Fornasette, sulla cui destinazione d'uso è motivo di continua discussione: la riunione del 21 febbraio potrebbe chiarire meglio i dettagli operativi e le eventuali implicazioni per il territorio.