Colpo dopo colpo la politica ticinese continua a picconare il divieto di adozioni internazionali deciso dal Consiglio federale. Ora, il Centro ha deciso di sottoporre una risoluzione al Gran Consiglio sul tema con la richiesta al parlamento di farsi interprete e portavoce dinanzi alle autorità federali della contrarietà che la popolazione ha manifestato davanti a questa decisione. Risoluzione all’interno della quale si chiede al Consiglio federale e all’Assemblea federale di non introdurre in Svizzera un divieto delle adozioni internazionali.
“In queste settimane molte persone, in particolare famiglie adottive, ci hanno espresso il loro sconcerto per le parole e le intenzioni del consigliere federale Beat Jans. È importante che l’Assemblea federale, che potrebbe essere chiamata a pronunciarsi su questo tema, senta anche la voce della popolazione ticinese che, nel nostro sistema democratico, si esprime anche attraverso le risoluzioni del Gran Consiglio” afferma il capogruppo del Centro Maurizio Agustoni citato nel comunicato stampa. All’interno della risoluzione viene anche citato l’articolo 14 della Costituzione federale che, scrive il Centro, “garantisce il diritto alla famiglia e tale diritto, secondo la giurisprudenza e la dottrina, include anche il diritto all’adozione, nel rispetto delle condizioni poste dalla legge”.