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I conti di Mendrisio convincono la Gestione, non Udc-Udf

Depositato il rapporto a maggioranza. Alla lente anche i grandi progetti e le cifre delle Aim

Se ne dibatterà il 16 giugno in Consiglio comunale
(Ti-Press)
11 giugno 2025
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Da quando, sulla scia delle Elezioni comunali di poco più di un anno fa, Udc-Udf hanno scelto la via dell'autonomia politica, non sono mai state tenere con la linea finanziaria della Città di Mendrisio. Non si sono smentite neppure davanti ai Consuntivi 2024 del Comune. Nonostante il risultato finale abbia ribaltato del tutto le previsioni, chiudendo con un avanzo di 4,8 milioni di franchi - a fronte di Preventivi negativi per 3,6 milioni -, i bilanci agli occhi del gruppo non hanno passato l'esame. L'unica bocciatura, in realtà, in seno alla Commissione della gestione arriva, infatti, proprio dagli esponenti Udc-Udf. Quanto basta per depositare un rapporto a maggioranza, con 6 voti favorevoli e 2 contrari. E ciò prelude, di sicuro, a un dibattito vivace, il 16 giugno prossimo, in Consiglio comunale.

‘Serve una vigilanza rigorosa’

Le varie forze politiche diranno la loro (fino in fondo) in aula. La consapevolezza dell'eccezionalità del risultato finanziario, però, c’è tutta ed è corale. "Pur manifestando viva soddisfazione per l'esito finanziario del 2024", si legge nelle conclusioni del rapporto di cui sarà relatore Massimiliano Robbiani (Lega), la maggioranza dei commissari "riconosce che alcuni fattori determinanti di tale successo difficilmente si ripeteranno nella stessa misura negli esercizi futuri". Di conseguenza, si richiama, "pur mantenendo un approccio propositivo e orientato al futuro, si sottolinea la necessità di esercitare una rigorosa vigilanza sulla gestione finanziaria comunale, al fine di consolidarne la stabilità e la solidità economica". In altre parole, non si dovrà abbassare la guardia.

È nei numeri, in effetti, la misura delle cifre nere - a fronte di un fabbisogno di 42,6 milioni -, influenzate, annota la Gestione, "principalmente dalle sopravvenienze attive derivanti dall'evasione di dichiarazioni d'imposta relative agli anni precedenti". Già introiettati gli effetti delle riforme fiscali, la raccomandazione che sale è quella di "elaborare proiezioni finanziarie prudenti, poiché le entrate fiscali straordinarie – si parla di sopravvenienze di imposta per 9,1 milioni, 6,1 milioni in più del previsto, ndr – non possono essere considerate una costante". Sullo sfondo un moltiplicatore al 77 per cento, il gettito restituisce 43,2 milioni per le persone fisiche e 14 milioni e mezzo per quelle giuridiche, oltre a 13 milioni di imposte alla fonte.

Focus sui dossier importanti

Lo sguardo della Gestione adesso è rivolto ai grandi progetti sul tavolo. Ovvero la creazione dell'Ente autonomo delle aziende municipalizzate, il cui dossier, si ricorda, è annunciato a breve. E ancora il completamento della strategia di marketing territoriale, "finalizzata a incrementare l'attrattività di Mendrisio". Temi ai quali si aggiunge il ‘master plan’ sui bisogni logistici futuri di Ecam (Ente case anziani Mendrisiotto), concluso, come fa sapere la Commissione; all’orizzonte la progettazione della casa per anziani Torirnai 3, già autorizza dal Cantone.

Acqua potabile in deficit

E la trasformazione della forma giuridica delle Aziende industriali è tra i nodi richiamati anche nell'analisi dei Consuntivi 2024 delle Aim. La Gestione nel suo resoconto, di cui sarà relatore Luca Pestelacci (Plr) e firmato con riserva da Massimiliano Robbiani (Lega), fa sapere di aver sollecitato le Aim a presentare il piano finanziario di legislatura e di attendere il messaggio sull'Ente autonomo. Guardando alle cifre, tirate le somme, il risultato finale è negativo (di 396mila franchi). Mentre tanto la Sezione elettricità che quella del gas chiudono i bilanci in positivo - la prima con quasi 17mila franchi, la seconda con 163mila franchi circa -, sul versante dell'acqua potabile si registra infatti un disavanzo di 576mila franchi, ipotizzato ma non a tal punto. Come già nel 2023 l'attenzione ai consumi da parte dell'utenza - consumi diminuiti ancora nel 2024 dell'1,7 per cento - porta minori entrate. E ciò si confronta con costi di manutenzione delle reti idriche che rimangono "invariati" e spese legate all'elettricità in aumento.

Per i commissari sarà, quindi, di "estrema importanza la gestione della Sezione acqua potabile nei prossimi anni". In tal senso si è chiesto a Nora Jardini Croci Torti, a capo del dicastero, e alla direzione Aim informazioni sulla strategia futura. Oltre a intervenire sui costi, "una delle altre possibili misure – si fa presente – sarà l'incremento delle tariffe". L'auspicio è che con il varo dell'acquedotto a lago la situazione possa migliorare.

Il nodo delle tariffe

E a proposito di tariffe, occhi puntati pure su quelle elettriche. Infatti, si è spiegato come "a fronte dell’energia già acquistata negli anni, solo dal 2028 si dovrebbe assistere a una netta diminuzione delle tariffe". Le Aim, dal canto loro, stanno valutando l’introduzione di un tariffario dinamico, "per incentivare il consumo durante determinate fasce del giorno, così da poter meglio gestire l’energia acquistata (profilatura) ed evitare superamenti". D'altra parte, proprio i consumi (come per il gas) sono in crescita, al pari degli impianti fotovoltaici (718 a fine 2024). Un elemento virtuoso, quest'ultimo, che, come per l'uso parsimonioso dell'acqua, "genera problemi a livello di entrate". Quando si è in autoconsumo non si prelevano contributi per la manutenzione delle reti.