Parziale dietrofront del Municipio, che per evitare eventuali lungaggini ricorsuali, ha deciso di proporre un compromesso. Foletti: ‘Querelle finita’
Un compromesso che sa di parziale passo indietro da parte del Municipio. Si è tenuta ieri l’assemblea straordinaria delle Aziende industriali di Lugano (Ail), con un’unica trattanda: approvare le nomine del Consiglio d’amministrazione decise dal Consiglio comunale (Cc) il 12 maggio, dopo alcune settimane di polemiche. Polemiche che non si sono sopite dopo il Cc, in quanto il Municipio ha informato la società di voler procedere al rinnovo delle cariche già a giugno, invece di settembre come l’ultima volta. Una decisione andata di traverso al consigliere (comunale, per la Lega, e di Cda) Gianmaria Bianchetti, dimissionario con Angelo Bernasconi (in quota Centro, passato al ruolo di Ceo).
«Abbiamo trovato un compromesso – ci spiega il sindaco Michele Foletti –, da un lato le nomine tornano a essere ratificate a giugno e così riallineiamo tutte le società facendo rientrare l’anomalia causata alcuni anni fa dalla pandemia. D’altra parte, per evitare ricorsi (Bianchetti avrebbe potuto impugnare la risoluzione dell’assemblea, ndr), si è deciso che l’entrata in carica sarà da settembre con la seduta costitutiva del nuovo Cda. La querelle è chiusa». Una querelle che si era aperta mesi fa per il seggio di spettanza della Città, occupato da Filippo Lombardi e per il quale anche Marco Chiesa ha mostrato interesse. Alla fine, entreranno entrambi nel nuovo Cda: Lombardi rieletto e Chiesa al posto di Bianchetti, mentre Paolo Beltraminelli subentrerà ad Angelo Bernasconi.