laR+ l’intervista

‘Ha ragione Netanyahu. L’Unrwa? Fa parte di Hamas’

David Cassuto, architetto, politico del Likud (il partito di Bibi) ed ex vicesindaco di Gerusalemme: ‘La comunità internazionale è plagiata dall’Islam’

Una bandiera israeliana in mezzo alla folla durante un sit-in per gli ostaggi
(Keystone)
29 agosto 2025
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Nega che Israele stia commettendo un genocidio, accusa Ong e giornalisti di essere schierati con Hamas. David Cassuto, architetto, figlio di un rabbino morto nei lager nazisti, è un convinto sostenitore della politica del premier. Lui che è stato vicesindaco di Gerusalemme negli anni Novanta considera che entro qualche mese Gaza sarà interamente sotto controllo e che l’opinione pubblica mondiale oggi sia plagiata dall’ideologia islamica.

Israele sta preparando una nuova offensiva all’interno della Striscia a Gaza City, la comunità internazionale è contraria e molto preoccupata, così come una minoranza del mondo politico israeliano, ma Netanyahu va avanti dritto per la sua strada.

Tutto finirebbe subito se si potesse, se Hamas accettasse di liberare gli ostaggi, di rinunciare alle armi e di andarsene da Gaza. Però Hamas non ci sta e questo noi non possiamo permettercelo. Per questo dobbiamo a tutti i costi cercare di raggiungere gli ostaggi con un’altra modalità.

Però Hamas a Doha ha avanzato una proposta di tregua con la parziale liberazione degli ostaggi che è stata respinta proprio da Netanyahu.

Sì quelli di Hamas erano pronti a rilasciare parte degli ostaggi però con diverse condizioni, una era quella di ottenere una tregua di 60 giorni di tempo che avrebbero utilizzato per continuare la guerra, oltre ad altre condizioni inaccettabili. Vede, se rilasciano 10 ostaggi, poi cosa succede agli altri 10?

Ecco, ma facendo così si rischia di andare verso un ulteriore massacro perdendo anche gli ostaggi?

Siamo arrivati a liberare tanti ostaggi a Entebbe (in Uganda, nel 1976, ndr), e in tanti altri posti del mondo e penso che riusciremo a liberare anche questi ostaggi senza cedere.


Yad Vashem Institute
David Cassuto

Il 7 ottobre 2023 c’è stato un massacro, con un migliaio di morti, poi però c’è stato un massacro che ha fatto almeno 60mila morti, con una distruzione tremenda e sistematica di un intero Paese. Qual è il vostro obiettivo?

È quello di annientare Hamas, perché altrimenti i terroristi cercheranno sempre di catturare ostaggi per tentare di metterci in ginocchio: per questo dobbiamo fare in modo che Hamas non esista più.

Ma il prezzo da pagare qual è? Perché stiamo assistendo da tempo a una carneficina, c’è anche gente che muore di sete, di fame, una situazione creata da Israele. Siete accusati di provocare una micidiale carestia, da innumerevoli governi e dalle organizzazioni non governative.

Questa è un’altra storia non è vera, una fake news, una storia fasulla: noi facciamo arrivare tutti i giorni migliaia di tonnellate di viveri, di benzina, di tutto quello di cui loro hanno bisogno, ma purtroppo Hamas si impadronisce di questi beni, di questi viveri e li tiene per sé.

Non è quanto dicono le organizzazioni che sono sul posto, dall’Unrwa, a Unicef, Caritas, Medici Senza Frontiere (Msf)... Unanimemente dicono che è Israele che impedisce la distribuzione dei viveri.

Ma l’Unrwa fa parte di Hamas! Noi continuiamo a cercare di spiegare che l’Unrwa sta dalla parte di Hamas.

E Medici Senza Frontiere e le altre Ong, pure?

Msf pure. Si tratta di gruppi, di entità che sono anti-israeliane per definizione.


Keystone
Aiuti dell’Unrwa

Ma guardi, anche l’esercito israeliano ha dovuto ammettere, in un’inchiesta del New York Times, che non è Hamas che blocca gli aiuti.

Ma non è vero, il New York Times è uno dei giornali più ostili a Israele, si inventano le notizie: noi sappiamo e abbiamo dimostrato con tanto di fotografie, quello che Hamas fa: praticamente ruba quasi tutto. L’80% di quello che arriva come viveri e come materiale che noi facciamo entrare per i palestinesi, loro lo prendono e lo vendono a prezzi altissimi. Però il mondo continua a ignorare quanto noi riveliamo.

Perché secondo lei il mondo ignora la vostra versione? Qual è la ragione?

Perché la comunità internazionale è plagiata dall’Islam, l’Europa è praticamente conquistata dall’Islam, in America meno. Guardi l’atteggiamento di Macron, è incredibile, ma non c’è solo la Francia, succede la stessa cosa anche in Belgio, in Scandinavia, praticamente gli islamici dettano legge ovunque.

Macron si è semplicemente detto favorevole a riconoscere lo Stato palestinese. Cosa c’è di sbagliato?

Quando la parte palestinese accetterà l’esistenza dello Stato ebraico noi saremo pronti, come siamo sempre stati pronti, a riconoscere i palestinesi. L’Onu ha deciso la spartizione tra Israele e Palestina, nel 1948, loro non l’hanno accettata, nel 1967 abbiamo di nuovo proposto la divisione in due Stati, ma loro non vogliono che esista Israele.

L’autorità palestinese (Anp) da tempo riconosce però Israele...

Ma no, non lo riconosce.

Certo, a Oslo l’ha riconosciuto.

Nello statuto dell’Anp c’è la distruzione di Israele, legga lo statuto.

Lo conosco, mi spiace ma lei sbaglia, con gli accordi di Oslo i palestinesi hanno riconosciuto Israele. Comunque Netanyahu ha detto in modo chiaro che lui non vuole uno Stato palestinese.

Certo, perché quello è lo Stato palestinese che ha deciso di sterminarci: lui non lo vuole riconoscere, ha perfettamente ragione.

Se tutto quanto lei o il governo di Israele dice corrisponde a verità, perché non lasciate entrare noi giornalisti a Gaza a verificare? Non mi dica però che è Hamas che non ci lascia entrare, perché non è vero. È Israele a impedire l’accesso alla stampa.

La ragione è che non lasciamo entrare i giornalisti perché i giornalisti che entrerebbero sono giornalisti che si sono venduti a Hamas.

Tutti?

Io spero di no, ma se lei legge quanto è stato scritto, per esempio sull’ospedale Nasser a Gaza, si renderà conto della manipolazione. Ci siamo scusati, ma la verità è che fra i venti che sono morti c’erano almeno sei che erano terroristi e gli altri erano persone che appoggiavano il terrorismo. Erano giornalisti, certo, però giornalisti schierati coi palestinesi.


Keystone
Carri armati israeliani fuori da Gaza

Ma secondo lei questa è una buona ragione per ammazzarli? Di bombardare un ospedale perché qualcuno lì dentro sarebbe dalla parte di Hamas? Lei accetterebbe una cosa del genere in qualsiasi altra parte del mondo?

Io non accetterei la distruzione di un ospedale, però quando l’ospedale diventa una base terroristica, allora dobbiamo fare in maniera che questi terroristi non possano più agire.

Ho parlato con dei medici di Gaza, anche italiani, che negavano che negli ospedali ci fossero basi terroristiche.

Quelli di Msf sono tutti da quella parte, con Hamas, c’è poco da fare.

L’esercito israeliano si è sempre presentato come un esercito con una forte dimensione morale, poi però ci si rende conto che la realtà è molto diversa: in diverse inchieste soprattutto su Haaretz e +972, sui giornali più critici, ho letto testimonianze di soldati che ammettono di aver sparato volutamente a dei bambini e ragazzini in testa o nei testicoli mentre facevano la coda per il cibo; ci sono pure innumerevoli testimonianze di torture e uccisioni nelle carceri.

Non ci credo, Haaretz è un giornale venduto, sta dalla parte di Hamas, è incredibile perché è un giornale israeliano, ed è ostile a tutto quello che fa Israele.

Liliana Segre, per esempio, ha detto che lei prova repulsione per Netanyahu e che ha commesso dei crimini di guerra contro l’umanità. Pure lei una “venduta”?

No, lei non è senz’altro anti-israeliana, ma purtroppo Netanyahu è praticamente calunniato ovunque, accusato di essere il pericolo di Israele, cosa che non è vera, perché come ben sappiamo è riuscito ad annientare Hezbollah in Libano, a cacciare Assad in Siria, a distruggere il nucleare iraniano. È un primo ministro che sa fare il suo lavoro: ora però dobbiamo arrivare a risolvere il problema di Gaza che non è semplice, con venti ostaggi vivi, cercando di sconfiggere definitivamente Hamas.

Hamas – è noto – è stato sostenuto in una certa fase proprio da Netanyahu in chiave anti-Olp.

È vero che a suo tempo Israele cercava di calmare Hamas aiutandolo finanziariamente. Si è trattato di uno sbaglio enorme, anche se il governo cercava di fare in maniera che Hamas non diventasse quello che realmente poi è diventato.

Ci sono due personalità ebraiche che sicuramente lei conosce, una è Anna Foa e quell’altra è uno storico mondialmente noto, Yuval Harari, che dicono in sostanza che Israele sta perdendo la sua anima: Harari dice che Israele puntando sull’ideologia della supremazia ebraica perderebbe completamente i suoi valori più importanti… Anna Foa dice addirittura che stiamo assistendo al suicidio di Israele.

Anna Foa te la raccomando... vede il problema unilateralmente. Harari qui è considerato uno storico fasullo perché non capisce la situazione: il popolo ebraico che a lui piace era quello che stava nella diaspora e che è stato sterminato dai nazisti. Non il popolo ebraico che sa difendersi, e questa è una cosa orrenda da parte di chi si fa passare per storico, ma come detto in realtà è uno storico fasullo.


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Benyamin Netanyahu

E gli storici e intellettuali che denunciano oltre ai crimini di guerra e crimini contro l’umanità, il genocidio? Citerei Amos Goldberg ma anche David Grossman, lo scrittore israeliano più noto.

È un’accusa orrenda: accusarci di una cosa del genere quando noi facciamo di tutto per cercare di evitare un genocidio e di eliminare solo i terroristi, è vergognoso. Il nostro è l’unico esercito al mondo che si comporta umanamente, l’unico, e invece veniamo accusati di genocidio. David Grossman rappresenta l’estrema sinistra in Israele, ci sono altri scrittori, altre persone che la pensano in modo opposto al suo.

Non pensa che quello che succede a Gaza alimenti l’antisemitismo nel mondo?

Guardi, prima di tutto dobbiamo finire questa guerra più velocemente possibile, dobbiamo arrivare a eliminare Hamas e riprendere la vita come prima. Succederà, penso che entro tre o quattro mesi il mondo comincerà a guardarci con occhi diversi. Siamo quel piccolissimo Paese che ha lottato contro il terrorismo di Hezbollah, ha lottato contro il terrorismo dell’Iran, non soltanto per noi, ma per tutto il mondo. E il mondo ancora non ha realizzato ma realizzerà e si renderà conto della verità. Ma noi abbiamo già capito che dobbiamo opporci a tutto quello che dice e fa il mondo islamico.