Il Club Andromeda del locarnese è un' Associazione con finalità terapeutiche e riabilitative nel campo psico-sociale che attraverso la mediazione della piattaforma relazionale e della sua agile struttura organizzativa permette la realizzazione di progetti di diversa natura, attivando in modo concreto e creativo l'autodeterminazione e la responsabilizzazione delle persone coinvolte in un'ottica di confronto e di condivisione delle esperienze.
Modificando continuamente le sue proposte culturali, pur mantenendo fermi i concetti di fondo relativi alla responsabilizzazione, al coinvolgimento e all'autodeterminazione, ha saputo progressivamente adattarsi all'evoluzione della società trovando le necessarie sinergie con svariati partners, non solo istituzionali.
Funge così da luogo d’incontro e d’accoglienza per un numero elevato di persone con disagi psichici e sociali.
Il prossimo sabato 30 agosto 2025, alle ore 17.30, si terrà il vernissage della mostra fotografica collettiva “La solitudine”, presso lo spazio espositivo Bottega a corte di Via delle Corporazioni 7 a Locarno.
La mostra riunisce gli sguardi di quattro fotografi amatoriali ticinesi – Deborah Candolfi, Irma Giuliani, Giovanna Lanini e Rudy Flückiger – in un percorso visivo dedicato al tema della solitudine, indagata attraverso paesaggi, ritratti e frammenti di quotidianità.
“La solitudine” non è intesa solo come assenza o isolamento, ma come spazio interiore, attesa, ascolto. Ogni autore propone una lettura personale e poetica, costruendo una narrazione corale che invita alla riflessione e all’empatia.
In un tempo in cui la connessione è ovunque, ci ritroviamo spesso a confrontarci con una presenza silenziosa, intima e talvolta ingombrante: la solitudine. Questa mostra nasce dal desiderio di dare forma, colore e voce a ciò che raramente trova spazio nella conversazione pubblica ma che tutti, in modi diversi, abbiamo conosciuto.
Questa attività ha contribuito a coinvolgere e appassionare gli espositori. Essi concordano che il fotografare è un’attività molto rilassante, perché nel momento in cui si scatta una foto non si pensa ad altro, si migliora la propria concentrazione e si allena soprattutto la pazienza. La passione per la fotografia ha infine permesso loro di mettere da parte preoccupazioni e pensieri di qualunque natura, stimolando la loro creatività e raggiungere uno stato di autostima per il lavoro effettuato.
Attraverso opere visive, installazioni e parole, “solitudine” invita a un viaggio personale e collettivo. Qui, la solitudine non è soltanto assenza, ma anche spazio fertile: luogo di riflessione, di ascolto, di rinascita. È dolore, sì, ma anche possibilità. È distanza, ma anche ritorno a sé.
Durante l’inaugurazione sarà possibile incontrare gli artisti, condividere impressioni e partecipare a un brindisi inaugurale.
Con la presente vi invitiamo gentilmente di pubblicizzare la mostra nella forma che più ritenete consona.
La mostra resterà visitabile fino il 30 settembre 2025.