Durante un decennio, a partire dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso, fiorì il mercato dei computer a basso costo, sistemi che la gente acquistò sia per capire come funzionasse un computer che, e soprattutto, per far girare qualche videogioco.
Oggi chiamiamo “Home computing” le attività che si svilupparono in quel periodo con quei sistemi.
Nell’incontro si parlerà dell’impatto che il fenomeno ha avuto sul successivo sviluppo dell’informatica, stimolando la creazione di programmi, videogiochi e le prime forme di arte digitale.