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Le nuove Elementari di Sementina verso il rush finale

Il Municipio cittadino ha deciso di realizzare le opere del credito aggiuntivo malgrado il ricorso della confinante al Tram. ‘Ben fatto’, dice la Gestione

Il nuovo blocco con 11 sezioni è orientato verso il Piano di Magadino
(laRegione)
29 aprile 2025
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Le famiglie e i bambini di Sementina possono sorridere. Il cantiere per la nuova scuola elementare nel comparto Ciossetto sta infatti affrontando la tappa finale. Dopodiché forse l’anno prossimo – ma la prudenza è d’obbligo, vista la particolarità del caso – allievi e insegnanti potranno finalmente lasciare il vecchio edificio di via Al Ticino, che versa in condizioni precarie mostrando tutti i suoi 57 anni. Finalmente, perché il progetto da 13 milioni di franchi voluto dal vecchio Comune (che aveva potuto realizzare unicamente la palestra doppia) è stato attualizzato dalla Città di Bellinzona stanziando due anni fa altri 4 milioni. E forse, dicevamo, perché contro quel credito è tutt’oggi pendente davanti al Tribunale amministrativo cantonale un ricorso interposto un anno e mezzo fa da una confinante, con tanto di effetto sospensivo concesso sia dal Consiglio di Stato in prima istanza, sia dal Tram in seconda.

I ricorsi, di cui abbiamo riferito a più riprese, hanno rallentato il cantiere specialmente nella sua parte iniziale (2023) riguardante la realizzazione di fondamenta e piano interrato. Uno stop costato alla Città svariate decine di migliaia di franchi e protrattosi alcuni mesi, fino a quando il CdS ha avallato giuridicamente l’agire del Municipio. Il quale ha poi quindi tirato dritto realizzando l’involucro e i volumi nel pieno rispetto del primo credito di 13 milioni; ma considerando anche, in vista della parte finale dei lavori, le modifiche interne previste nel credito aggiuntivo in linea con le nuove esigenze didattiche. Lo ha fatto nonostante la confinante si sia poi rivolta al Tram ottenendo ancora una volta, come detto, l’effetto sospensivo.

No comment, ma qualcuno si espone

Stando a quanto abbiamo appreso, la decisione di ultimare ora l’opera così come previsto nel credito aggiuntivo è stata adottata nel nome dell’interesse pubblico, con la sola volontà di assicurare alle nuove generazioni – senza dover aspettare altri anni – spazi scolastici consoni e sicuri. Interpellati dalla redazione, né il sindaco Mario Branda né il municipale Henrik Bang (capodicastero Opere pubbliche) intendono spiegare o commentare il ‘modus operandi’ dell’Esecutivo. Il quale ha nel frattempo esposto la propria decisione alla Commissione gestione del Consiglio comunale: a dipendenza dell’esito ricorsuale i 4 milioni saranno contabilizzati come investimento (così come previsto) o in caso contrario saranno assorbiti nella gestione corrente incidendo sui consuntivi annuali. «Nessuno dei commissari ha obiettato – ci spiega il presidente della Gestione, Patrick Rusconi del Plr – e concordiamo sul fatto che i bambini di Sementina dopo tanti anni di attesa meritino la nuova scuola. In questo caso, molto particolare, deve poter prevalere l’interesse generale. Confidiamo che la ricorrente comprenda questa forte esigenza, che è collettiva».

Il tema del contendere

La battaglia legale relativa al comparto Ciossetto prosegue sin dagli anni 90, quando la proprietaria dell’allora vasto appezzamento si era opposta all’esproprio deciso dal Comune di Sementina con l’intento di destinare l’area alle esigenze scolastiche e pubbliche (asilo, elementari, palestra e sala multiuso). Pure contestato l’ammontare delle compensazioni economiche relative al valore dei terreni. Ne era nato un lungo braccio di ferro che la Città ha ereditato nel 2017 con l’aggregazione. In tutto questo tempo la confinante ha ottenuto ragione solo per uno della ventina di ricorsi interposti. L’ultimo, come detto, riguarda il credito aggiuntivo di 4 milioni. Trattandosi di una decisione presa dal Consiglio comunale, ed essendo assoggettata alla Legge organica comunale, il diritto di ricorso in questo caso è riservato ai soli domiciliati. Non essendo la confinante domiciliata a Bellinzona, bensì Oltralpe, il ricorso è stato firmato anche dalla moglie del suo avvocato. Un escamotage poco gradito alle famiglie di Sementina e alla politica cittadina.

Rivedere la Loc

Dopo i nostri articoli pubblicati nel 2023, il 7 aprile 2024 la trasmissione Falò della Rsi ha riservato al tema un servizio e intervistato il sindaco. «Avvertiamo una forte pressione, comprensibile, delle famiglie di Sementina», aveva dichiarato Mario Branda in Tv: «Ci chiedono come sia possibile che dopo tanto tempo i loro figli non possono ancora frequentare la nuova scuola». Più in generale, in riferimento al problema della ‘ricorsite’ che affligge il Ticino e non solo la sua capitale, aveva poi ricordato che «la Legge organica comunale consente a qualsiasi cittadino di ricorrere anche su temi nei quali non ha interessi particolari. Ricorsi che rallentano le procedure per anni, avendo peraltro l’automatismo dell’effetto sospensivo. Questo, a volte, è motivo di frustrazione per gli amministratori comunali, perché ricorsi spesso destituiti da ogni possibilità di successo, e magari originati da motivi molto personali o da rancore, bloccano opere pubbliche importanti attese dalla collettività. In tal senso ritengo che la Loc vada assolutamente rivista, anche considerando le nuove e accresciute dimensioni dei comuni e delle città a seguito delle aggregazioni».

I contenuti aggiornati

Riguardo al caso specifico di Sementina, durante la trasmissione televisiva Branda ha spiegato che a fronte dei ritardi iniziali il Municipio stava valutando con i tecnici e i progettisti se e come avanzare con i lavori. Una decisione è poi stata presa. Nel dettaglio, ricordiamo, il credito suppletorio mira ad adattare gli spazi interni alla nuova didattica senza aumentare il volume dello stabile. Rispetto al progetto del 2011 vi è la necessità di sostituire la mensa con un centro extra-scolastico diurno aperto tutto l’anno dalle 7 alle 19, di eliminare le aule di religione e informatica non più necessarie sostituendole con altri spazi per l’insegnamento, e di spostare il guardaroba in rispetto delle nuove normative antincendio.

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