Il Cantone ha accolto la richiesta di esenzione fatta dalla Città: essendo l’ex convento edificio protetto, sono escluse modifiche invasive
L’affascinante e sempre più utilizzato Spazio Reale di Monte Carasso diffuso su quattro piani, di proprietà della Città di Bellinzona e molto apprezzato per le esposizioni, non potrà essere adattato nell'ottica di eliminare le barriere architettoniche, così come chiesto dalla consigliera comunale Lorenza Röhrenbach (Verdi/Fa). Il Municipio rispondendo a una sua interpellanza spiega infatti che, nell’ambito delle migliorie previste quest’anno, il Cantone ha rilasciato la licenza edilizia accogliendo la richiesta d’esenzione dall’obbligo di rispettare la Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili. Motivo: l’ex convento delle agostiniane, nel quale si trova lo Spazio Reale, “è tutelato come bene culturale a livello cantonale e pertanto non è possibile apportare modifiche invasive che ne compromettano le caratteristiche storiche e architettoniche”.
Per accedere dal chiostro allo spazio principale collocato al livello -1 bisogna scendere due rampe di scale; bisogna poi superare altri nove scalini in salita per raggiungere la seconda sala. Inoltre al livello -2 è presente un ulteriore spazio caratterizzato da una pavimentazione in ghiaia e accessibile solo tramite una ripida scala con un piè d’oca (gradini angolari) posta all’interno del locale principale. Ora, il messaggio municipale approvato l’anno scorso dal Cc prevede un nuovo sistema espositivo e il risanamento degli impianti tecnici per ridurre l’umidità. In questo contesto, specifica l’esecutivo, “sono previste alcune soluzioni per migliorare l’accessibilità a persone con mobilità ridotta, come l’integrazione di corrimani”. Più nel dettaglio, il Municipio ricorda che l’edificio è dotato di un ascensore che collega il piano terreno alle aule scolastiche del primo piano, rendendo accessibile l’edificio fuori terra. Tuttavia, per i piani sotto terra, “a causa della sua struttura architettonica e dei vincoli stabiliti dall’Ufficio dei beni culturali, lo Spazio Reale non può essere adeguato agli attuali standard di accessibilità”. Per raggiungere i vari livelli bisognerebbe infatti installare quattro impianti distinti (rampe, ascensori, montascale, piattaforme elevatrici ecc.).
Quindi, come sopperire concretamente? Il Municipio spiega di avvalersi delle consulenze fornite dal centro di competenza Inclusione Andicap e intrattiene contatti regolari con Pro infirmis. Inoltre, dando seguito a una mozione del 2022 votata dal Legislativo, da inizio 2025 è stato definito un referente all’interno dell’amministrazione per la gestione strategica dei temi legati all’accessibilità universale degli stabili comunali e la definizione delle priorità d’intervento partendo dal censimento elaborato nel 2024. Nel concreto, per l’accessibilità delle sale di Spazio Reale, “secondo i progettisti e gli uffici preposti finora consultati, l’unica soluzione praticabile sarebbe quella di prevedere un’assistenza individuale per gli utenti con disabilità fisiche, servizio da prenotare con anticipo e fornito gratuitamente”. ‘Sarebbe’... Non vi è dunque certezza che si procederà in tal senso. Dal canto suo la consigliera Röhrenbach si dichiara «assolutamente non soddisfatta: è indecente vedere che tutto si risolve con qualche corrimano. Sicuramente non è il modo di procedere, soprattutto alla luce del fatto che la Città sta puntando enormemente su quello spazio».