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Il Bike Sharing arranca: tagli in vista a Bellinzona

Sotto le aspettative il numero di noleggi in talune stazioni, quadruplicate nel 2023 con un importante sforzo finanziario della Città

(Ti-Press)
14 maggio 2025
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Bella cosa il Bike Sharing, ma non in tutto il Bellinzonese il tasso di gradimento e utilizzo raggiunge livelli sufficienti da consentirne la prosecuzione. E infatti il Municipio cittadino annuncia che prenderà provvedimenti smantellando le postazioni meno utilizzate. Quali esattamente non lo dice nella risposta all’interpellanza Plr di Fabio Briccola e Anita Banfi che chiedeva di esporre le cifre degli spostamenti e degli abbonamenti riferite agli ultimi quattro anni. Un lasso di tempo nel quale i numeri sono in effetti esplosi, specialmente fra il 2022 e il 2023 a seguito dell’attivazione di 28 nuove stazioni, aggiuntesi alle dieci iniziali, e il passaggio da 59 a 147 bici, grazie all’utilizzo del credito di 638mila franchi stanziato tre anni fa dal Legislativo per potenziare la rete. Fra i contrari c'era appunto Briccola che aveva firmato un rapporto di minoranza.

Alcune postazioni inutilizzate

Ma appunto, è valsa la pena quadruplicare l'offerta? I due consiglieri nutrono dei dubbi, che ora l’Esecutivo conferma: “I dati non possono che far riflettere essendoci delle postazioni praticamente inutilizzate oppure con degli utilizzi molto bassi che difficilmente ne giustificano la spesa”. Il Municipio si dice quindi “intenzionato a ridurre il numero di postazioni, mantenendo unicamente quelle che effettivamente vengono usate e permettono di fornire un servizio utile e apprezzato sul territorio cittadino”. Di dettagli però non ne fornisce. Ma basta osservare di fino le tabelle fornite per capire dove il sistema dà i frutti sperati e dove no. Da notare che il potenziamento era stato pensato e voluto in base al principio dell’offerta che crea la domanda. Il tutto orientato a favorire la mobilità dolce a scapito di quella veicolare.

Cifre quadruplicate: chi vince e chi stagna

Partiamo dalle cifre generali: fra 2022 e 2023 vi è stato un salto da 3’066 noleggi a 11’708 in città e nei suoi quartieri e da 996 a 1’343 nei quattro Comuni non aggregati. Cifre poi ripetutesi l’anno scorso, ma con un lieve calo in città scesa a 11’306 noleggi. Da notare che nel Locarnese, dove le postazioni sono 124, ossia il triplo, il sistema genera cifre assai più importanti, con 72’491 noleggi nel 2023 e 58’047 l’anno scorso. Nella capitale a fare la parte del leone nel 2024 è stato il quartiere centrale con 7’353 (il 65% del totale), seguito dai 1’707 noleggi di Giubiasco (15%), dai 709 di Camorino (6%), dai 598 di Monte Carasso (5%), dai 432 di Sementina (4%). Poi buio pesto: 192 noleggi a Claro (2%), 61 a Gorduno (1%), 54 a Gudo, 29 a Pianezzo, 9 a Preonzo, 7 a Moleno. Meglio va extra muros dove si contano dieci postazioni: 669 noleggi a Sant’Antonino, 324 a Cadenazzo, 291 ad Arbedo-Castione e 68 a Lumino. Facile dunque intuire dove il servizio subirà una potatura, anche considerando che il costo medio per la gestione e manutenzione di ciascuna singola e-bike, affidata dalla Città alla Fondazione ‘Il Gabbiano’, è stato l’anno scorso di 670 franchi. Va inoltre detto che non tutte le stazioni di Bellinzona centro, il cui totale è appunto di 7’353 noleggi nel 2024, generano un grande giro: fanalini di coda Galbisio con 24 e Carasso con 36. Esiguo peraltro il numero di abbonati fra i residenti: 163 nella Bellinzona aggregata, 26 negli altri quattro Comuni e 696 nel Locarnese. Da notare che a Moleno non ce n’è nemmeno uno, che Preonzo ne ha uno, Gnosca e Gorduno cinque ciascuno, Gudo e Pianezzo sei ciascuno, nove Monte Carasso, 14 Claro e Camorino, 16 Sementina, 28 Giubiasco e 59 la vecchia Bellinzona.

Attesi dettagli da PubliBike

Detto ciò, cosa si prospetta dunque per il futuro, oltre a un taglio dell’offerta? Intanto il Municipio spiega di aver sottoscritto nel 2022, a seguito del potenziamento del servizio, un mandato di prestazione con la Fondazione ‘Il Gabbiano’ tuttora valido. E aggiunge che “dopo l'acquisizione dell'attuale operatore Velospot da parte di PubliBike si è reso necessario ridiscutere le condizioni contrattuali col nuovo operatore PubliBike: attualmente sono in corso delle trattative”. Di nuovo ribadisce poi che “in ragione dei dati sull'utilizzo si procederà con un’importante riduzione delle postazioni meno utilizzate: ciò permetterà di ridurre i costi annuali complessivi a carico della Città nonostante il nuovo operatore abbia delle tariffe più alte”. Ma non solo: “Pure per gli utenti sono previsti degli adeguamenti che uniformeranno così l'offerta in tutto il cantone”. I dettagli saranno comunicati una volta concluse le trattative col nuovo operatore.

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