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Germanionico e il tassello centrale per la valorizzazione

La Fondazione promotrice intende restaurare l’edificio ritenuto più importante al fine della conservazione del nucleo in Val Malvaglia

(Ti-Press)
24 maggio 2025
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Si aggiunge un altro tassello, ritenuto il più importante, per la conservazione dell’antico e caratteristico insediamento di Germanionico, villaggio disabitato di rilevante valenza storica e culturale situato in Val Malvaglia, che presenta l’unicità di essere composto da 17 rustici, mantenutisi in buono stato durante i secoli, alcuni dei quali datati tra il 1500 e il 1600. La valorizzazione del nucleo è promossa da una decina di anni dalla Fondazione per la difesa e la valorizzazione di Germanionico: dopo la prima fase di restauro conservativo avviata nel 2017 che ha permesso di sistemare cinque edifici, nella primavera del 2023 è seguita una seconda tappa – ancora in corso – che mette in conto di ristrutturare altri sette rustici e di realizzare un nuovo acquedotto e una canalizzazione per le acque luride. L’ulteriore passo che vuole compiere ora la Fondazione è il ripristino di un ulteriore edificio: un’opera ritenuta un tassello fondamentale per la valorizzazione dell’intero insediamento, che ha il duplice obiettivo di conservare una testimonianza del passato e far rivivere il nucleo nella sua vocazione agricola originale.

Spazi per attività e accoglienza di gruppi

Si prevede di suddividere l’edificio in due aree funzionali distinte: il piano terra a disposizione della Fondazione, mentre il primo piano e il sottotetto destinati alla famiglia del gestore, che attualmente risiede nel nucleo. L’edificio sarà l’unico a disporre di una cucina e servizi igienici, elementi considerati fondamentali per l’agibilità degli spazi e per poter consentire l’accoglienza di gruppi e l’organizzazione di attività, conferenze, corsi e incontri. In questo luogo di ispirazione, i promotori si immaginano in futuro di poter proporre la possibilità di brevi soggiorni, intesi anche come ritiri di meditazione. Si prevede di iniziare ad accogliere visitatori entro un paio di anni.

Verso una dimensione didattica

Grazie a una collaborazione con la Supsi, la Fondazione sta valutando alcune idee degli studenti per raggiungere una dimensione museale e didattica (non turistica) che possa essere una testimonianza della vita contadina di un tempo. La Fondazione è inoltre proprietaria di circa 80mila metri quadrati di terreno agricolo, che si vorrebbero vedere utilizzati per la coltura e lo sfalcio.

Il Comune contribuisce con 87mila franchi

L’investimento complessivo per la ristrutturazione dell’edificio è quantificato in circa 870mila franchi. Ai costi dell’opera il Comune – il primo a credere concretamente in questo ulteriore passo – intende contribuire con 87mila franchi (questa la richiesta del Municipio al Legislativo, convocato in seduta il prossimo 10 giugno). Consapevole dell’importanza e del valore che il progetto riveste, la Fondazione si impegnerà a promuovere una raccolta fondi coinvolgendo realtà sensibili alla tutela del patrimonio culturale.

L’edificio in questione “rappresenta il tassello fondamentale per combinare il primo obiettivo di gestione del territorio con il secondo obiettivo di testimonianza e memoria”, sottolinea – citata nel messaggio municipale – la Fondazione, convinta che il nucleo “potrà raccontarsi ed essere vissuto solo se vi sarà ancora attività agricola di sfalcio degli ampi prati di contorno, se saranno preservati gli orti terrazzati e i muretti a secco e se ci saranno animali al pascolo. Una storia che vive nei gesti e nei lavori quotidiani è il messaggio più forte alle nuove generazioni, le quali sono un target fondamentale a cui tramandare la ricchezza del bene culturale di Germanionico”.

Situato a 1’470 metri di altitudine, il nucleo di Germanionico è considerato un insediamento d’importanza nazionale dall’Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere. Si tratta dell’unico nucleo della Valle Malvaglia che non ha subito negli anni alcuna deturpazione con costruzioni accessorie o modifiche agli stabili esistenti. L’impegno della Fondazione è sostenuto da vari enti e istituzioni, tra cui il Fondo svizzero per il paesaggio, l’Ufficio federale della cultura e il Canton Ticino, oltre al Comune di Serravalle che a più riprese ha dimostrato di credere in quello che sta portando avanti la Fondazione: nel 2016 il Legislativo aveva concesso un credito di 100mila franchi, riconfermando la fiducia nel 2021 con altri 100mila franchi per la seconda fase.