Si sono confrontati un centinaio di operatori del settore. Entro il 10 luglio possibile formulare osservazioni e proposte in vista dell’invio del dossier
Un centinaio di operatori del settore si sono incontrati martedì sera nell'aula magna della Commercio nell’ambito della candidatura di Bellinzona a Capitale culturale svizzera per il 2030. Un momento di condivisione – spiega il Municipio – che ha permesso di stringere nuovi legami a sostegno dell’importante progetto. Da subito e fino al 10 luglio attraverso la pagina web incitta.ch/bellinzona-capitale-culturale-svizzera-2030 gli operatori culturali attivi sul territorio e tutte le persone interessate possono formulare osservazioni e proposte concernenti questa iniziativa, in attesa di trasmettere il dossier di candidatura entro dicembre e della decisione da parte della giuria nazionale nel giugno 2026. Chiunque potrà così contribuire in modo costruttivo alla candidatura. Le idee saranno valutate e integrate nel processo di allestimento del progetto vero e proprio che la Città dovrà consegnare a fine 2025. Nel frattempo al progetto viene dedicato anche un brand animato, fluido e in continua evoluzione, pronto quindi a seguire lo svolgersi dell’iniziativa.
Alla serata erano invitate le personalità attive negli ambiti culturale, sociale ed educativo a Bellinzona. Diretto dall’agenzia di consulenza Consultati, che accompagna la Città nella formulazione del progetto di candidatura, l'incontro ha potuto centrare l’obiettivo di condividere le motivazioni della candidatura, illustrare i prossimi passi e dare vita a un momento partecipativo che mettesse in dialogo le istituzioni con le realtà del territorio. “Grazie anche al contributo di chi è intervenuto, si tratta ora di presentare una candidatura solida e inclusiva, che sia rappresentativa dell’identità culturale bellinzonese”.
Il processo di candidatura e in particolare la concretizzazione dell’eventuale progetto prevedono il coinvolgimento da un lato del Consiglio comunale per le tematiche budgetarie e di indirizzo generale, dall’altro i partner culturali della Città, a partire dai propri Enti autonomi, ma anche e soprattutto quelli esterni, sia pubblici sia privati, per quanto riguarda i contenuti del progetto. Cantone e Confederazione saranno altresì interpellati quali potenziali enti sussidianti.
Il titolo di capitale culturale svizzera viene assegnato ogni tre anni a una città con almeno 20’000 abitanti, idealmente alternando le quattro regioni linguistiche. La città candidata deve presentare una strategia che promuova la creazione artistica e culturale, incoraggiando gli scambi e la partecipazione della popolazione. Oltre a valorizzare l’offerta culturale e le infrastrutture esistenti, deve anche sviluppare nuovi progetti. L’idea di fondo è quindi quella di favorire la progettazione in ambito culturale, piuttosto che premiare quanto una località ha già realizzato.