Bellinzonese

Raccolti oltre 4 milioni di franchi in 10 anni a favore del Nepal

L’associazione Mani per il Nepal con sede a Malvaglia ha investito tutti i fondi in progetti concreti come ponti, scuole, un orfanotrofio o stufe a legna

18 giugno 2025
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Oltre 4 milioni di franchi sono stati raccolti in 10 anni dall'associazione Mani per il Nepal che ha sede a Malvaglia. Fondi che nell'arco degli anni sono stati tutti reinvestiti sul posto in progetti concreti che hanno permesso di ricostruire opere di pubblica utilità o di promuovere attività artigianali, garantendo così anche un introito a favore dell’economia nepalese. Associazione della quale oggi fanno parte Lara Ambrosetti-Giudici (coordinatrice e segretaria), Franco Romerio (coordinatore e cassiere) e Sergio Petrini (membro), nonché Daniele Foletti in qualità di presidente onorario. Chiunque fosse interessato e motivato a perorare la sua causa può scrivere a associazionemaniperilnepal@gmail.com. Maggiori informazioni sono disponibili su www.maniperilnepal.ch, sulla pagina Facebook o sul profilo Instgram dove è anche possibile seguire l'andamento dei progetti e scoprire le varie attività proposte in tutto il Ticino. Un esempio in questo senso sono i vari mercatini durante i quali vengono venduti prodotti nepalesi, ma anche serate pubbliche, dedicate in particolare all'alpinismo, durante le quali sono già intervenuti ospiti illustri come ad esempio Reinhold Messner.

Zainetti per gli allievi e vacche con vitello o gravide a famiglie bisognose

L’Associazione è nata proprio 10 anni fa, sull’onda dell’emozione suscitata dal devastante terremoto che ha colpito il Nepal nell’aprile 2015, mettendo in ginocchio l’intera popolazione che si è ritrovata senza casa e a volte senza più nulla. Sisma che inoltre ha ulteriormente peggiorato la già debole economia locale. Da allora sono così stati raccolti fondi grazie ai soci e sostenitori (oggi sono più di 700), ma anche attraverso le diverse attività proposte. Fondi che negli anni hanno permesso di contribuire alla realizzazione ad esempio di sei ponti sospesi, tre acquedotti, tre mini-centrali elettriche, due scuole, un orfanotrofio e un atelier di tessitura per lavorare la fibra di ortica. Progetti, quelli edilizi, che sono stati elaborati da validi e affidabili ingegneri nepalesi – preventivi e tempistiche di realizzazione sono sempre stati rispettati – che hanno coinvolto gli abitanti (tra i quali anche molte donne) dei villaggi beneficiari delle opere per i lavori di trasporto materiale e manovalanza, garantendo salari dignitosi. Inoltre sono stati distribuiti 5’200 zainetti con materiale scolastico, libri di testo in inglese alle scuole, sono state messe a disposizione oltre 3’000 stufe a legna e consegnate a famiglie particolarmente bisognose 460 vacche con vitello o gravide.

Un fischietto nel caso un bambino si perdesse

A questo proposito Lara Ambrosetti-Giudici è recentemente tornata dal suo decimo viaggio in Nepal, durante il quale ha, fra l'altro, accompagnato un bambino orfano di 10 anni all’orfanotrofio Yamuna Children’s Home dove potrà essere accudito e continuare ad andare a scuola. Un viaggio che si è svolto utilizzando sia automobili, sia un aereo e che ha generato una forte emozione nel bambino, visto che non aveva mai visto un veicolo a motore. Oltre a vestiti, guanti, calze, berretti e peluche, Lara ha anche portato con sé mille fischietti che ha consegnato a ogni bambino che ha incontrato. Infatti durante i suoi viaggi ha spesso incontrato alunni che per andare a scuola a chilometri di distanza percorrevano sentieri anche discosti: ora se un bambino dovesse perdersi, potrà segnalare la sua posizione grazie al fischietto.