Bellinzonese

Canicola, l’Mps chiede garanzie di protezione per i dipendenti di Bellinzona

Interpellanza al Municipio sollecita la corretta applicazione sia del Piano comunale già in vigore da anni, sia delle raccomandazioni della Legislazione

(Ti-Press)
26 giugno 2025
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Scoppia il gran caldo e il Movimento per il socialismo – nel 2023 già autore di una mozione a Bellinzona, poi bocciata dal Consiglio comunale – torna sull'argomento sollecitando il Municipio della capitale affinché garantisca l'applicazione delle giuste misure di protezione a favore dei dipendenti comunali, e questo in linea quantomeno col Piano comunale per la canicola che risalendo al 2020 secondo l'Mps è ormai datato. In un'interpellanza i consiglieri Martino Colombo e Matteo Pronzini chiedono anche al Municipio di indicare quali controlli siano stati adottati per verificare l’applicazione delle disposizioni del Piano canicola per le squadre esterne; se sia stata organizzata la formazione indicata dalla Suva e dall’ispettorato del lavoro; se intende prendere misure straordinarie di protezione; e se non ritiene di dover modulare straordinariamente l’apertura dei servizi comunali, rendendoli agibili nelle ore meno calde del giorno, magari anticipando l’orario di apertura e di lavoro al mattino e prolungandolo alla sera.

Si può fare meglio? I consiglieri ricordano che il rapporto della Commissione della legislazione, invitando a bocciare la mozione, pur riconoscendo che il Piano canicola comunale “prevede misure dettagliate e concrete per affrontare le condizioni estreme garantendo così il benessere dei lavoratori”, invitava il Municipio a “rafforzare i controlli sull'applicazione delle disposizioni anche nei confronti delle squadre esterne” e raccomandava, come indicato dalla Suva e dall’Ispettorato del lavoro, “di assicurare una regolare formazione in merito ai pericoli e la verifica delle misure previste”. Da qui le domande volte a capire se tutto ciò sia stato poi concretizzato. La mozione bocciata, ricordiamo, chiedeva che in caso di canicola di grado 3 le attività esterne e quelle interne prive di climatizzazione venissero sospese alle 12; più un divieto generale in caso di grado 4.