Venerdì 25 e sabato 26 in Piazza Governo risuoneranno le note di band ticinesi e internazionali. Il festival rinato dopo 5 anni grazie a un nuovo comitato
“The Blues is Back in Town”. Dopo cinque anni d’assenza, il blues torna in città. In quella Bellinzona che sin dal 1989 ha eletto a sua dimora prediletta al di fuori degli Stati Uniti, tanto da conferirle nel 2010, per mano della Blues Foundation di Memphis, il prestigioso Keeping the Blues Alive Award. Nato dalla fertilità musicale del Grotto Pasinetti, cresciuto con il nome di Piazza Blues fino al 2010 e tornato una prima volta in Città tre anni più tardi con l'appellativo di Bellinzona Blues Festival (e l’organizzazione della Cooperativa Coopaso), il tributo alla “Musica del Diavolo” è pronto a risorgere dalle sue ceneri a cinque anni dallo stop impostogli dalla pandemia dopo l’edizione del 2019. Piazza Governo (anzi, Piazza Blues) si appresta a riaccendere le luci per ospitare la prima edizione del rinato festival, gestito da un nuovo comitato formato da Daniele Jörg (presidente), Marco Paulla (direttore artistico), Mario Buccilli (logistica), Vincenzo Lacalamita (marketing-finanze) e Antonio Andali (ristorazione). «Desideriamo portare avanti un discorso di continuità che unisca idealmente la prima edizione del 1989 ai giorni nostri – ha sottolineato Daniele Jörg in occasione della presentazione dell’evento –. E consolidare un discorso culturale e finanziario che ci permetta di proseguire con questa avventura anche negli anni a venire».
Venerdì 25 e sabato 26 luglio saliranno sul palco sei band (più una nell’“aperitivo” di mercoledì 23, dedicato agli sponsor), grazie alle quali si rivivranno le emozioni di un festival che negli anni ha ospitato il gotha della musica blues (B. B. King, Buddy Guy, Albert Collins, Gary Moore, Luther Allison, Bo Diddley, Ike Turner, Joe Bonamassa, Canned Heat e Alvin Lee, tanto per citare solamente pochi, ma significativi nomi). «Abbiamo voluto costruire una line-up con alcuni tasselli nostrani – ha aggiunto Marco Pallua –, provenienti da una scena musicale ticinese in grande fermento. Tre saranno le band espressione del nostro territorio: la Delta Groove Band, sul palco nel prologo di mercoledì, il Joe Colombo Trio, che aprirà la serata di venerdì, e Freddie & the Cannonballs che si esibiranno sabato prima del gran finale».
Nella serata inaugurale suonerà pure Lebron Johnson, seguito dalla John Jorgenson Electric Band; sabato aprirà il palcoscenico la Blues Band dello scozzese Al Brown, mentre la chiusura della manifestazione sarà affidata a Eric Steckel. «Siamo riusciti a mettere insieme un menu che unisce nomi affermati e nuove promesse: artisti che affondano le radici nel blues, ma che non temono di contaminarlo con altri linguaggi musicali, dal soul al rock, dal jazz al funk», ha aggiunto Pallua.
Come ha sottolineato Juri Clericetti, direttore dell’Otr Bellinzona e Valli, «il ritorno di Bellinzona Blues rappresenta un importante valore aggiunto per l’offerta turistica della regione. Nella Capitale il blues ha taciuto per qualche anno, ma non se n’è mai andato perché fa parte del Dna dei bellinzonesi». Renato Bison, a nome del Municipio, ha ricordato come quella di Bellinzona Blues sia a livello organizzativo «un’identità rinnovata, ma che continua a coltivare il desiderio di offrire una proposta musicale di qualità. Un’occasione per rendere la Città più inclusiva e più attrattiva».
Se negli anni Settanta era possibile organizzare un festival musicale mettendo a disposizione degli spettatori soltanto un prato dove sedersi e tanta buona musica, al giorno d’oggi sarebbe impensabile tralasciare quelli che sono i servizi collaterali per il pubblico. E così, nel parco del Teatro Sociale sarà presente un food truck e verranno predisposti tavoli per circa 150 posti a sedere, oltre a un'area con buona visuale sul palco, riservata alle persone con disabilità. Gli sponsor e gli ospiti potranno invece godersi lo standing dinner nella Guest Area, adiacente al palco e aperta dalle 18.00 alle 23.00, mentre i ristoranti della zona hanno aderito all’iniziativa e saranno maggiormente attrezzati e operativi. Inoltre, in piazza verranno allestite quattro postazioni bar in funzione dalle 18.00 alle 2.00 di notte. «E siccome ci è rimasta in deposito una buona scorta di gadget delle precedenti edizioni – ha ricordato Mario Buccilli –, abbiamo pensato di offrire agli spettatori la possibilità di ricevere un omaggio vintage in cambio dei 2 franchi di deposito del bicchiere». Un modo per sostenere un festival che quest’anno è ripartito con mezzi finanziari ridotti che spera di poter incrementare nel corso dei prossimi anni, in modo da garantire la continuità della manifestazione e portare in Ticino qualche nome di grido del panorama internazionale del blues. Una rinascita, d’altra parte, che non sarebbe stata possibile senza il supporto degli sponsor, in particolare la Città di Bellinzona (sponsor principale), EventMore, Banca Raiffeisen e Ms Catering. Grazie ai quali, va ricordato, l’entrata alla due giorni di concerti sarà gratuita.