Il 30 agosto alla pista di ghiaccio Pro Senectute organizza una giornata di incontro tra otto popoli, tra musiche, danze e buona cucina
Avvicinare popoli diversi e le loro culture in un pomeriggio di festa. È quanto si prefigge la Festa dei popoli in programma sabato 30 agosto a Faido. Alla pista di ghiaccio ‘sfileranno’ otto nazioni (Svizzera, Italia, Francia, Vietnam, Portogallo, Serbia, Turchia e Spagna) che si presenteranno con proposte culinarie, musiche e danze: «Si tratta della terza edizione organizzata da Pro Senectute – commenta Monica Santoro, responsabile comunicazione e marketing di Pro Senectute Ticino e Moesano –. In passato, l’iniziativa veniva comunque portata avanti a livello comunale da alcuni cittadini. Dopo il Covid abbiamo ripreso noi l’organizzazione, dandole questa nuova veste».
Come detto, le otto nazioni si presenteranno innanzitutto grazie ai sapori della loro cucina: «Il menù proposto comprende otto assaggi salati e una serie di dolci, pensati per permettere a tutti i partecipanti di fare un vero e proprio viaggio gastronomico tra culture diverse. L’idea è che ogni ospite possa assaggiare tutto: il piatto unico in prevendita (16 franchi, bevande escluse) include infatti tutte le specialità, e sarà servito in un percorso che prevede bancarelle dedicate a ciascun Paese. All’entrata della pista di ghiaccio gli ospiti riceveranno un buono, compreso nel prezzo del menù, da presentare a ogni stand per ritirare la porzione prevista; il banco dei dolci sarà invece libero». Il numero massimo di partecipanti all’iniziativa «è di 200 persone. Lo scorso anno avevamo raggiunto quota 150 e l’evento era stato molto apprezzato dalla comunità».
Viviamo in un’epoca nella quale la convivenza tra popoli e culture diverse risulta sempre più messa a repentaglio da coloro per i quali erigere muri è più importante che costruire ponti. Proprio per questo motivo, iniziative come quelle di Faido racchiudono un significato speciale: «Come Pro Senectute siamo sempre attivi nell’organizzare eventi che favoriscano l’incontro tra diversità, sia generazionali sia culturali. Puntiamo molto sullo scambio reciproco e sull’integrazione in tutto il territorio. Faido, in particolare, per noi rappresenta un ottimo esempio: la collaborazione con il Comune è molto buona e ci permette di creare occasioni di solidarietà sia tra generazioni, sia tra culture». Assodata la bontà dell’intento degli organizzatori, ci si potrebbe chiedere se manifestazioni come quella di Faido siano davvero in grado di spostare l’ago della bilancia a favore di una maggiore integrazione tra i popoli, o se, invece, il loro effetto concreto rimanga limitato dal fatto che a partecipare sono persone già profilate verso una maggiore apertura: «In questo caso la festa coinvolge davvero tutta la popolazione della zona. È molto apprezzata e vede la partecipazione di diversi gruppi e associazioni. Il carattere ludico e conviviale, legato soprattutto al cibo, aiuta ad avvicinare anche chi magari non partecipa abitualmente ad iniziative di questo tipo».
La Festa dei popoli non è l’unica iniziativa di Pro Senectute nell’ambito dell’integrazione culturale. In questo contesto si inserisce l’esposizione che dal 3 al 26 settembre verrà ospitata dal Centro diurno Ancora, dal titolo ‘Noi e gli Altri - Dai pregiudizi al razzismo’. «In continuità con lo spirito della Festa dei popoli, proponiamo questa esposizione, ideata dal Musée de l’Homme di Parigi con il patrocinio dell’Unesco e adattata al contesto svizzero dal Servizio per l’integrazione degli stranieri, con vari partner istituzionali. Il percorso include testi, immagini, contributi di esperti, un glossario dei concetti chiave e rimandi multimediali per un ulteriore approfondimento. Visitando la mostra il pubblico troverà pannelli illustrativi con testi e immagini che spiegano in modo accessibile cos’è un pregiudizio, come nasce e in che modo può trasformarsi in razzismo. Il percorso unisce spiegazioni scientifiche – dalla storia all’antropologia, dalla biologia alla sociologia –, spunti di riflessione personale e approfondimenti sul contesto svizzero, per collegare i concetti alla realtà quotidiana». Una doppia iniziativa che capita a fagiolo, proprio nei giorni in cui in via Birreria 27 verranno aperti 13 appartamenti, gestiti dalla Croce Rossa e adibiti a centro di accoglienza per altrettante famiglie di rifugiati con bambini. Uno strumento in più per cercare di favorire la socializzazione e l’integrazione di chi per tipo di indumenti, abitudini culinarie e culturali si tende a catalogare come ‘diverso’.
Siccome i posti all’interno della pista di ghiaccio sono limitati, è necessario procedere a un’iscrizione. Il piatto con le otto specialità degli otto Paesi partecipanti è da prenotare entro il 21 agosto al Centro diurno Ancora di Pro Senectute Ticino e Moesano (via Balcengo 43 a Faido, e-mail cdsa.faido@prosenectute.org, tel. 091 866 05 72).