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Lo ‘stadio’ di Giubiasco verso un futuro di qualità

In autunno il credito per progettare il rifacimento dei tre campi, un nuovo corpo con spogliatoi, fitness, wc e gradinate e la sistemazione del posteggio

La struttura verso un futuro assicurato
(Ti-Press)
19 agosto 2025
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È pronto il progetto di massima elaborato dalla Città di Bellinzona per ridare lustro al comparto sportivo di Giubiasco, settore football, sede della locale Unione sportiva e destinato a diventare il principale luogo per gli allenamenti della prima squadra dell’Acb. Lo studio di fattibilità di cui avevamo scritto lo scorso ottobre ha compiuto un deciso passo avanti; ora si attende la definizione di alcuni dettagli prima di elaborare il messaggio municipale da sottoporre in autunno al Consiglio comunale con la richiesta di credito per la progettazione definitiva. Sono previsti il rifacimento dei tre campi di calcio esistenti con due in erba naturale (i campi B e C che saranno leggermente spostati e ingranditi) e quello principale (A) in erba sintetica. La vera novità è rappresentata dalla realizzazione di un corpo edificato al confine fra campo A e B, praticamente di fronte alla vecchia tribuna. Il nuovo blocco conterrà quattro spogliatoi per i giocatori, uno spogliatoio per gli arbitri, una zona fitness e una per la fisioterapia, servizi igienici per il pubblico, magazzini e depositi, il tutto completato da una gradinata scoperta per il pubblico che permetterà di assistere alle partite su entrambi i campi. Infine si metterà mano al posteggio che attualmente presenta alcuni problemi in caso di grande affluenza, agevolando così la sosta di auto e bus ad esempio di squadre ospiti per partite e campi di allenamento). L’intervento prevede anche di mettere mano ad alcune parti dell’edificio esistente, la cui manutenzione già rientra parzialmente in un apposito credito quadro.

Struttura molto ambita

L’operazione mira ad assicurare una maggiore occupazione a favore non solo della compagine granata e dell’Unione sportiva Giubiasco (prima squadra e settore giovanile), ma anche di club esteri che volessero svolgere campi di allenamento nella nostra regione ed eventualmente anche di squadre dell’odierno Team Ticino, progetto destinato a vedere la sua fine al termine della stagione 2025/26 e che sarà ripreso dal Football club Lugano. L’investimento a sei zeri è importante e si lega a doppio filo allo studio di fattibilità relativo allo Stadio comunale di Bellinzona che andrebbe aggiornato e ampliato in caso di promozione dell’Acb in Super League. «Dettagliare i costi per Giubiasco è ancora prematuro, visto che con la progettazione definitiva verranno approfondite anche le possibilità di realizzazione a tappe e/o parziale delle opere previste dal progetto di massima», specifica il vicesindaco Fabio Käppeli, capodicastero Finanze, economia e sport e presidente dell’Ente autonomo Bellinzona Sport. «Di sicuro lo sviluppo del centro sportivo di Giubiasco rientra nella strategia di Bellinzona Sport orizzonte 2030. Sono molto soddisfatto nel constatare che può proseguire la sua strada con la progettazione di dettaglio, verso la concretizzazione di uno dei suoi tasselli più importanti, soprattutto per il comparto sud che vede oggi una grandissima occupazione dei campi da calcio».

Aspettando la tribuna sud

Tornando al buon vecchio Comunale, la versione ‘basic’ meno onerosa indica la necessità di realizzare una tribuna sud, di fronte all’esistente nord, per una capienza complessiva dello stadio di cinquemila tifosi. Una realizzazione che s’imporrebbe nel rispetto delle disposizioni della Swiss Football League. Incontrando un mese fa le autorità cittadine (cfr. ‘laRegione’ del 12 luglio) la nuova proprietà colombiana dell’Acb ha esposto le proprie ambizioni sulla base di un progetto sportivo che punta in alto e che, almeno sulla carta, si presenta serio e credibile, sebbene l’inizio di stagione non sia fra i più promettenti. Dal canto suo Käppeli ha fatto loro presente che uno stadio nuovo, o ampliato e ristrutturato, alla luce degli studi preliminari effettuati dalla Città avrebbe un costo troppo elevato per le sole casse cittadine, ciò che renderebbe imperativo ricorrere a investitori privati. Il tempo dirà se c’è o no una concreta volontà di salire di categoria e, in quel caso, se possibili investitori privati saranno disposti a collaborare col Municipio.

Pronta la torre per le riprese

Intanto il Comunale di Bellinzona registra alcune new entry, fra cui la nuova torretta dei media spuntata lungo la gradinata sud e nella quale troveranno posto le telecamere e le cabine per radio e telecronaca, mentre le postazioni dei media carta stampata rimarranno nella tribuna principale. Il nuovo manufatto sostituisce quello in tubolari metallici provvisorio che in caso di maltempo risultava inadatto. Ora il comfort è garantito e la struttura, che sarà pronta per la prossima partita casalinga dei granata agendata sabato 23 agosto, comporta alcuni vantaggi rispetto a quella immaginata in calcestruzzo ma che alla fine è stata scartata: anzitutto, a parità di comodità e volume, il costo di 200mila franchi (entro i limiti di delega municipale) è assai inferiore al milione preventivato, inoltre è smontabile e rimontabile altrove qualora in futuro si dovesse in effetti realizzare la nuova tribuna sud.

Radici secolari fra calcio e scuole

Vi è poi, come scritto recentemente dal ‘Corriere del Ticino’, un aspetto anche più storico, visto che il legname usato per la facciata proviene dal tetto delle Scuole Nord in fase di ristrutturazione. «Si tratta dei travetti di carpenteria che per oltre un secolo sono rimasti al riparo dalle intemperie e il cui riutilizzo nella torretta dei media, dopo la necessaria lisciatura e trattamento superficiale, segue un trend sempre più in voga specialmente Oltralpe. Il riutilizzo, in un secondo ciclo di vita, del materiale da costruzione che risulta ancora in buono stato», dettaglia il municipale Henrik Bang, capodicastero Opere pubbliche che ha sviluppato e gestito l’intervento con una ditta specializzata. «Un esempio virtuoso che porta con sé anche un aneddoto nel quale s’intrecciano le storie dell’Acb e delle Scuole Nord. La costituzione della prima risale infatti al 1904, anno in cui, mese più mese meno, fu tagliato il legname per il tetto dell’edificio scolastico, messo poi in opera attorno al 1907 dopo un periodo di stagionatura. Una vicenda secolare che è utile raccontare, e poco importa se riguarda il settore del legno di cui mi occupo a livello professionale. Si tratta di una soluzione intelligente che nella Svizzera interna sta prendendo sempre più piede in ambito edilizio». Da notare peraltro che le travi principali delle Nord, pure da sostituire ma non riutilizzabili nella torretta, sono ora depositate in una falegnameria della regione, anche in questo caso pronte per affrontare un secondo ciclo di vita.

Il retopping che allunga la vita

Sempre il Comunale, come detto, registra poi alcune migliorie: l’avvenuto rifacimento del fondo sintetico della pista di atletica leggera, meglio detto retopping, eseguito in garanzia dalla ditta responsabile e con un parziale costo a carico della Città visto il prolungamento della durata di vita; insieme a questo la posa di un particolare cordolo interno che consentirà di omologare gli eventuali record nazionali e internazionali nella corsa; la sostituzione degli ormai vecchi seggiolini della tribuna con nuovi tutti di colore rosso turrito; lo spostamento sul lato di via Mirasole della cassa e dell’accesso precedentemente in zona ex Stallone. In precedenza si era intervenuti sul terreno da gioco per compensare delle pecche di drenaggio emerse in occasione di forti piogge; migliorati infine il tunnel per l’uscita dei giocatori e i locali antidoping, per costi inferiori ai 50’000 franchi.