In occasione della Festa della vendemmia, agli esercenti del centro è stato ribadito di non posare spine esterne e non vendere birre da asporto
La Festa della vendemmia ‘PerBacco’ a Bellinzona si avvicina – è in programma dal 4 al 7 settembre – e, come ogni anno, rispunta la polemica legata alla vendita di birra durante la manifestazione dedicata al vino. I consiglieri comunali dell’Mps Martino Colombo e Matteo Pronzini segnalano infatti che pure per questa edizione la Polizia comunale ha scritto agli esercenti del centro cittadino, indicando loro di non posare spine esterne e vendere birra da asporto per tutta la durata dell'evento. La stessa missiva era stata inviata già nel 2024, facendo anche in quel caso scattare un'interpellanza, firmata anch’essa da Pronzini. In quell'occasione il Municipio aveva risposto che in sostanza l'indicazione di non posizionare spine all'esterno dei locali per vendere birra da asporto era stata comunicata agli esercenti “per preservare lo spirito dell’evento, focalizzato sulla promozione e sulla degustazione dei prodotti vitivinicoli ticinesi”. Insomma “la vendita di altri prodotti alcolici, tra cui la birra, non è vietata (e non potrebbe esserlo), ma andrebbe effettuata possibilmente all’interno dei locali”, aveva precisato.
La stessa lettera, come detto, è stata recapitata anche quest’anno. E “questo nuovo divieto, perché di ciò si tratta, ha sorpreso gli esercenti e ha sollevato forti opposizioni”, affermano nel testo Colombo e Pronzini. I due consiglieri comunali chiedono quindi al Municipio come mai “persiste nell’inviare una direttiva che impone un divieto di vendita pur non disponendo di alcuna base legale per farlo”. Domandano inoltre se non sarebbe utile “avviare un dialogo con gli esercenti del centro per trovare una soluzione condivisa”.
Non da ultimo chiedono se questa limitazione non sia nociva per i commerci della zona. A questo proposito il Municipio, nella risposta all'interpellanza del 2024, aveva indicato che, al contrario, ”un evento come PerBacco (e come altri organizzati in Città, con il sostegno anche importante dell’ente pubblico) rappresenti un sostegno per le attività commerciali (e in particolare per gli esercizi pubblici), che dovrebbero capirne lo spirito, favorendone lo sviluppo”.