Grigioni

Giovane morta al rave, decreti d’accusa per due organizzatori

Roveredo: li ha prospettati la Procura grigionese per il reato di omissione di soccorso. I familiari della 19enne hanno quantificato le loro pretese

I veicoli presenti durante il rave abusivo
7 maggio 2025
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Si prospetta un decreto d’accusa per omissione di soccorso a carico di due organizzatori del rave party abusivo andato in scena nel novembre 2022 alla diga della Roggiasca sopra Roveredo, dov’è morta una 19enne del Luganese. Lo riferisce la Rsi indicando che il procuratore pubblico grigionese Lorenzo Baldassarre avendo quasi chiuso l’inchiesta ha preannunciato le proprie conclusioni ai legali che patrocinano rispettivamente i familiari della vittima e gli accusati. Questi sono un italiano di 37 anni e un ticinese di 26 anni, mentre per un terzo organizzatore l’anno scorso è stato firmato un decreto d’abbandono. La giovane, ricordiamo, era stata male durante la notte e alcuni presenti l’avevano adagiata in un furgone, forse credendo che si sarebbe ripresa. Solo il giorno dopo, visto che non dava segni di vita, in quattro l’avevano trasportata in auto fino a Bellinzona lasciandola in ospedale. Ormai troppo tardi. Nel frattempo i famigliari della vittima hanno quantificato le loro pretese. Dal profilo penale, una volta firmati i decreti d’accusa contenenti le proposte di pena, i destinatari potranno decidere se accettarle o se ricorrere, affrontando nel secondo caso un processo in tribunale.