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La popolazione di Grono dice sì alla piscina

Con il 68,45% di voti favorevoli è stato approvato il credito di quasi 5 milioni per il nuovo lido comunale

In sintesi:
  • Per il sindaco Samuele Censi è un sogno che si avvera: ‘Dopo 15 anni ce l’abbiamo fatta'
  • ‘Siamo furibondi’, il gruppo dei Gufi della Fiorenzana si scioglie: ‘Per la popolazione non possiamo più fare niente’
18 maggio 2025
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Gli abitanti di Mesolcina e Calanca non dovranno più recarsi al Bagno pubblico di Bellinzona per fare un tuffo rinfrescante scaccia canicola. Se tutto andrà secondo i piani, fra due anni esatti avranno la loro piscina; oggi la popolazione di Grono ha infatti detto sì al lido comunale. Con il 68,4% di voti favorevoli e il 31,55% di contrari è stato approvato il credito di quasi 5 milioni di franchi per la nuova infrastruttura. Sono stati 421 i voti per il sì e 194 quelli per il no. Le schede di voto rientrate sono state 621 (67%), 3 schede bianche e 3 nulle. La struttura balneare prevista in zona Bosciolit al posto del campo da calcio ha dunque riscosso ampio consenso da parte dei cittadini. I lavori dovrebbero iniziare in settembre, mentre l'inaugurazione dovrebbe tenersi nel maggio 2027. «La votazione è andata bene, l’affluenza è stata importante, segno che il tema era sentito perché si tratta di una struttura molto attesa nel Moesano dopo la chiusura del centro sportivo Vera di Roveredo risalente al 2008», quando lo raggiungiamo il sindaco di Grono Samuele Censi è raggiante. Per lui è un sogno che si avvera: «Ho cominciato a far politica proprio nel 2008 e uno dei desideri era quello di poter riaprire una piscina perché, chiusa quella di Roveredo, mancava un’infrastruttura di questo tipo», racconta. La struttura balneare Vera era stata chiusa per far posto al portale nord della galleria autostradale di San Fedele. Il Comune di Grono già dal 2010, rispondendo a una mozione di cui Censi era il primo firmatario, si era detto favorevole a ospitare il lido «ora, dopo 15 anni, possiamo dire che ce l’abbiamo fatta. C’è voluto del tempo ma è anche la dimostrazione che la collaborazione tra esecutivo e legislativo porta i suoi frutti se si lavora bene e questo a beneficio di tutta la popolazione». Un progetto di cui si era discusso da anni a livello regionale: «Purtroppo non si è trovata un’intesa, il nostro Comune ha preso in mano questa iniziativa e ora finalmente inizieremo a costruire una piscina. Questo sarà un segnale importante per la regione, ne beneficeranno i giovani ma anche tutta la popolazione, perché sarà un’importante infrastruttura e un luogo di aggregazione per tutta la valle». Soddisfazione anche da parte dell'ingegnere Stefano Tognacca, cresciuto e professionalmente attivo a Grono, che aveva riunito più pareri favorevoli in un volantino recapitato a tutti i fuochi: «Siamo riusciti a raccogliere delle voci che hanno permesso di far passare anche l’opinione della società civile, accanto a quella istituzionale», riconosce.

Dibattito acceso sul progetto, due fronti opposti

Il dibattito sulla votazione popolare per la nuova piscina pubblica si era animato nella scorse settimane, dopo la serata pubblica organizzata dieci giorni fa, erano usciti allo scoperto due fronti opposti: da una parte i Gufi della Fiorenzana, che conta una decina di membri attivi e si esprimeva in modo critico anche sul tema del progetto, concepito come comunale e non regionale; dall’altra un gruppo spontaneo e apartitico che aveva stampato un volantino di sostegno. Il gruppo di oppositori si diceva favorevole alla realizzazione di una piscina ma da concepire come progetto regionale e non comunale. Gruppo che si diceva anche critico riguardo all’ammontare complessivo del progetto che a loro dire si attesta attorno a otto milioni di franchi, cifra ben superiore “ai cinque preventivati dal Comune”. Infatti, spiegavano, “l’intervento non si limita alla costruzione della piscina: è prevista anche la sistemazione dell’attuale zona del campo di calcio di Leggia, per un costo di almeno un milione e mezzo di franchi. Inoltre anche nell’area del campo sportivo di Grono si dovranno realizzare parcheggi, sistemi di drenaggio delle acque e altre opere, per un importo stimato di almeno un altro milione e mezzo. A ciò si aggiungono i costi di gestione e manutenzione della struttura, spese tutt’altro che trascurabili e, a nostro avviso, sottovalutate dalle autorità comunali”. Secondo i Gufi è anche difficilmente realistica la cifra di 25mila ingressi annui calcolata dalle autorità per il lido: “Rasenta la pura fantasia”.

‘Ora la popolazione si aspetti un aumento del moltiplicatore’

E oggi i Gufi masticano amaro, amarissimo e si dicono furibondi: «Siamo molto delusi dal risultato, ringraziamo chi ci ha sostenuto votando no. Adesso però la popolazione dovrà aspettarsi un massiccio aumento del moltiplicatore d'imposta comunale e, dato che il credito non è stato presentato al completo, anche un’ulteriore richiesta di credito sempre per questo progetto». Il nostro interlocutore tiene a evidenziare anche un altro aspetto: «Bisogna ricordare che ci sono altri progetti rimasti indietro e quindi altre priorità, tra cui alcune strade secondarie che versano in pessime condizioni e un riale che andrebbe risanato per mettere in sicurezza la zona». Ma non è tutto: «Il processo decisionale è stato viziato da una mancanza di trasparenza, noi Gufi siamo rimasti nell’anonimato per paura di ritorsioni, perché abbiamo subìto enormi pressioni da parte dell’autorità comunale. Ci sono inoltre state persone coinvolte direttamente nel progetto che si sono rivolte a noi con documentazione alla mano per metterci in guardia riguardo alla mancata trasparenza sulle cifre». Ora i Gufi faranno un ultimo appello al Comune: «Chiederemo di fare meno male possibile alle tasche dei cittadini e alle casse comunali. Dopodiché, tutti i membri hanno deciso di dare le dimissioni dal gruppo e quindi da domani i Gufi della Fiorenzana non esisteranno, più perché riteniamo che non possiamo più far niente per la popolazione di Grono».