Il Municipio ha aderito al ‘Progetto mensa’, volto a incrementare l’utilizzo di prodotti agroalimentari ticinesi
Sulla scia di diversi Comuni del canton Ticino, anche Locarno si impegna a incrementare l’utilizzo di prodotti regionali ticinesi nella refezione scolastica aderendo al “Progetto mensa”. Tra i 25 comuni che partecipano all'iniziativa, il capoluogo locarnese punta a rafforzare l’impiego di alimenti provenienti dal territorio avvalendosi dell’esperienza e della consulenza del Centro di Competenze Agroalimentari Ticino (Ccat), designato dal Consiglio di Stato quale referente cantonale per la promozione e la coordinazione di iniziative legate al settore agroalimentare che ormai dal 2017 promuove l’utilizzo di prodotti ticinesi nella ristorazione collettiva, supportando le refezioni scolastiche nella pianificazione e nell’ottimizzazione dell’approvvigionamento.
Nel periodo settembre-ottobre 2023 e maggio-giugno 2024, in accordo con il Municipio cittadino, è stato condotto uno studio approfondito sulla situazione attuale degli acquisti della mensa scolastica. Il processo ha coinvolto la cuoca responsabile Paola Michelazzo e il suo collaboratore Lorenzo Rigon (entrambi cuochi in dietetica diplomati). L’Istituto per l’anno 2024/2025 ospita un totale di 917 allievi suddivisi tra Scuola dell’infanzia e Scuola elementare. Ogni giorno vengono serviti circa 500 pasti, garantendo un’alimentazione equilibrata e di qualità. La Direzione dell’Istituto da sempre dimostra grande sensibilità verso il benessere alimentare degli studenti, rispettando le normative vigenti in materia di refezione scolastica, come si evince anche dai risultati dell’analisi condotta dal Ccat. Infatti, come ha evidenziato quest'ultimo, la percentuale di prodotti alimentari ticinesi si attesta attorno al 43% del totale degli acquisti. Un dato significativo, che conferma l’impegno concreto del Comune verso la valorizzazione delle produzioni locali. Con questa iniziativa e firmando anche la carta per l’alimentazione sostenibile, la Città si conferma un attore di primo piano nella promozione di una ristorazione scolastica sostenibile, attenta alla qualità e alla territorialità dei prodotti, con un impatto positivo sull’economia, sull’ambiente e sulla società. Un esempio virtuoso che potrà ispirare altri Comuni a seguire la stessa strada.
Oltre all’aspetto nutrizionale, il progetto ha anche una valenza pedagogica: d’intesa con la Direzione dell’Istituto scolastico, gli studenti avranno l’opportunità di approfondire le filiere alimentari locali, comprendendo l’importanza di un consumo consapevole e sostenibile attraverso un gioco educativo.
Secondo i promotori inoltre, i benefici dell'incremento dell'utilizzo di prodotti locali (e di rimando del "Progetto mensa") porta vantaggi significativi anche in ambito sociale (maggiore trasparenza e tracciabilità dei prodotti, rispetto degli elevati standard qualitativi svizzeri e delle condizioni sociali di produzione), economico (sviluppo delle piccole e medie imprese locali, creazione di valore aggiunto nel cantone, stimolo all’innovazione e mantenimento di posti di lavoro), ambientale (riduzione dell’impatto ecologico grazie alla minore distanza di trasporto e maggiore tutela della biodiversità), culturale (valorizzazione della tradizione culinaria ticinese, promuovendo un’alimentazione consapevole), reputazionale (effetti positivi sull’immagine del territorio e delle istituzioni coinvolte) e di sostenibilità (allineamento agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, che incoraggia un modello di produzione e consumo responsabile).