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Variante Comparto a lago: ‘Mappo verso una trasformazione irreversibile’

Tenero-Contra, preoccupazioni nel rapporto di minoranza dell’Edilizia sul messaggio pianificatorio presto al voto

Il mappale 927 al Campeggio Miralago
18 aprile 2025
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Nella Commissione edilizia e opere pubbliche del Consiglio comunale di Tenero-Contra c’è preoccupazione per una possibile conseguenza della variante pianificatoria riguardante due distinte zone del “Comparto a lago”: la zona Mappo e la zona Brere. Il relativo messaggio municipale andrà al voto del Consiglio comunale nella seduta del 28 aprile, con inizio alle 20.

Vocazione turistico-alberghiera

Entrambe le zone oggetto della variante si trovano da anni in uno stallo pianificatorio, che il Comune intende sbloccare favorendone una vocazione turistico-alberghiera. Ma se un tale sviluppo può andar bene per la zona Brere, così non è per la zona Mappo, almeno stando ai timori della minoranza commissionale. Il perché lo spiega il rapporto firmato da due consigliere comunali, in rappresentanza di quella che definiscono «una voce molto presente in legislativo». Si legge dunque nel rapporto: “Se il capoverso 4 (Disposizioni edificatorie) dell’articolo 46 Zona alberghiera turistica AT venisse avallato così come proposto, con l’edificazione di voluminosi edifici, il comprensorio ‘Camping di Tenero’ perderà la sua identità”. In questo modo, “la sua attrattività verrà compromessa sia per i turisti dei campeggi, sia per gli indigeni”. Ciò che preoccupa la minoranza commissionale è l’altezza massima di 13 metri e 50 alla gronda per le nuove costruzioni, misurata a partire dalla quota di 198 metri, nonché i 5’075 metri quadrati di superficie edificabile previsti nella zona Mappo”. Ciò sarebbe “il punto di partenza per una trasformazione irreversibile da zona a bassa intensità edilizia a zona fortemente edificata, modificando una delle ultime aree lacustri in cui il territorio è ancora libero da edifici ingombranti”.

Non è tutto: “Oltre alla cementificazione e alla modifica irreversibile dell’attuale paesaggio, l’attività alberghiera genera un aumento del traffico, della domanda energetica e del consumo idrico, con conseguente aumento dello sfruttamento delle risorse naturali – si legge nel rapporto di minoranza –. L’influsso turistico intensivo porta, inoltre, alla proliferazione di infrastrutture complementari, intensificando la pressione sull’ecosistema”.

‘Ci sarà un beneficio privato’

Emerge poi un dato particolare e cioè che “l’avallo di questa variante di Pr per la zona Mappo andrà a beneficio del proprietario del mappale 927 e ciò solleva forti dubbi su come sia stato scelto tale comparto per un’edificazione intensiva”. Mappale 927 che appartiene al proprietario del Campeggio Miralago, il quale proprietario, stando alle firmatarie del rapporto commissionale di minoranza, detiene un altro terreno (il 27 Rfd) oggetto nella variante a dissodamento e che non sottostà all’obbligo di Piano di quartiere: “Ciò potrebbe quindi essere il punto di partenza per interventi scollegati da una visione d’insieme nel reparto”. Altre considerazioni vengono fatte a proposito della passeggiata pubblica a lago e della sua problematica fruibilità durante tutto l’anno.

Chiamato ad esprimere un parere e fornire eventuali rassicurazioni in merito ai timori emersi in sede commissionale, il capodicastero Pianificazione di Tenero-Contra, Renato Galliciotti, premette che «non è prassi rilasciare dichiarazioni pubbliche da parte del Municipio in merito a un rapporto di minoranza prima che il documento sia stato ufficialmente portato all’attenzione dei consiglieri comunali e da questi debitamente esaminato».

‘Criticità già discusse, risposte già date più volte’

Inoltre, precisa Galliciotti, «le domande e potenziali criticità espresse nel rapporto di minoranza sono state discusse ed hanno ricevuto risposta in più occasioni. Il Municipio si è impegnato attivamente nel fornire tutte le informazioni nel massimo della trasparenza e allo scopo di riuscire, come dice anche il rapporto di minoranza, finalmente a mettere a posto un vuoto pianificatorio che si protrae da decine di anni».

Il responsabile politico della Pianificazione del territorio conclude guardando alla seduta di Consiglio comunale di fine mese: «In quella circostanza avremo occasione di ribadire nuovamente in via definitiva le riflessioni del Municipio su questo tema».