Locarnese

I percorsi escursionistici in Ticino verso quota 5mila chilometri

Nonostante un 2024 caratterizzato da eventi meteorologici estremi, i progetti di TicinoSentieri non si sono fermati e lo sviluppo della rete è proseguito

24 aprile 2025
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Gli eventi meteorologici estremi che hanno colpito varie zone della Svizzera italiana nel 2024 hanno pesantemente condizionato anche il mondo dell’escursionismo ticinese, ma grazie alla dedizione e alla passione di chi ogni giorno lavora per rendere i sentieri accessibili e sicuri per tutti, la pratica dell’escursionismo non è stata eccessivamente limitata. «Siamo molto fieri del lavoro delle Organizzazioni turistiche regionali e di tutti i nostri partner grazie ai quali si è potuta affrontare ogni situazione», ha spiegato Stéphane Grounauer, presidente di TicinoSentieri, in occasione dell’Assemblea ordinaria 2025 tenutasi alla sala parrocchiale di Avegno il 12 aprile. Oltre una sessantina i presenti all’incontro, che si è scelto di organizzare in Vallemaggia – ha spiegato l'associazione stessa – a sottolineare la vicinanza con la regione più duramente colpita dagli eventi climatici della scorsa estate.

Il tradizionale ritrovo annuale ha permesso di ripercorrere le tappe principali dell’impegno di TicinoSentieri nel corso dell’ultimo anno, di approvare il Consuntivo 2024 e di riconfermare il comitato. L’annata appena trascorsa, a parte gli imprevisti e le urgenze generate dalle fasi di maltempo, per l’associazione ha rappresentato anche un cambiamento a livello di organico: da qualche mese può contare sul nuovo direttore operativo Davide Schaer, che ha colto l’occasione dell’assemblea per presentarsi ai soci e illustrare i progetti in vista per il 2025. Giorgio Valenti, dopo oltre 10 anni di impegno per l’associazione e il suo contributo personale a far crescere l’estensione della rete escursionistica ticinese, che è oggi di 4’908 chilometri, è stato acclamato membro onorario.

In Vallemaggia riaperti oltre 130 km

Ad Avegno, proprio nel giorno della riapertura dell’accesso alla Valle Bavona, è intervenuto anche Tiziano Bonoli, in rappresentanza del Dipartimento del territorio, per presentare alcuni dati sui lavori di ripristino in alta Vallemaggia. Se all’indomani dell’alluvione risultavano 165 km di sentieri sbarrati, il 12 aprile 2025 le chiusure erano pari a soli 28 km, di cui circa 5 km risultano al momento da ripristinare in Bavona. I principali sbarramenti riguardano la Lavizzara, con in particolare la Valle di Peccia, dove il ripristino dei sentieri è subordinato alla sistemazione globale degli argini e delle aree devastate.

Per le informazioni più aggiornate sull’accessibilità dei percorsi si invitano sempre gli escursionisti a consultare le cartine aggiornate di Swisstopo e SvizzeraMobile o a consultare gli enti turistici.