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In Gambarogno l'aumento del moltiplicatore resta un (mezzo) tabù

Il Consiglio comunale boccia il rialzo dall'85 al 92 per cento per le persone fisiche, ma approva lo scatto avanti, al 100, per società e aziende

Ormeggi dal 2026
(Ti-Press)
20 maggio 2025
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Aumentare il carico fiscale per far quadrare i conti comunali in Gambarogno. Conti che presentano (a livello di consuntivi 2024 e di preventivi 2025) reiterati disavanzi, che vanno ben oltre i due milioni di franchi. La proposta municipale non è piaciuta al Consiglio comunale, che lunedì sera – con una maggioranza formata da Il Centro, Lega e “Per Gambarogno” – l'ha affossata. Per l'Esecutivo (e per il gruppo Plr) si trattava di una questione di responsabilità; per gli altri, invece, non si tratta di una necessità urgente.

Il carico fiscale per le persone fisiche (gli abitanti domiciliati) per quest'anno resta invariato all'85 per cento dell'imposta cantonale. Diverso il discorso per le persone giuridiche (società e aziende, che comunque beneficiano di ribassi dalla riforma cantonale), che pagheranno il 100 per cento.

Spaccata la Commissione della gestione. Per la maggioranza è intervenuta Antonella Gianinazzi (Plr), che ha ricordato il costante aumento delle spese per il Comune e il rischio di esaurire le riserve: «Le altre misure previste non bastano. Per mantenere la solidità e per raggiungere un equilibrio finanziario è necessario ritoccare la pressione fiscale. Va detto che il moltiplicatore aritmetico si attesta ormai attorno al 99 per cento».

Sul fronte opposto la minoranza, rappresentata da Maurizio Sargenti (Il Centro): «Le finanze risentono delle conseguenze della costruzione del porto, che però presto avrà un suo conto dedicato. Attendiamo per valutare il da farsi. Per arginare il disavanzo potremmo cercare un acquirente del nostro pacchetto azionario della Società elettrica sopracenerina (Ses); un tesoretto che può permetterci di posticipare il ritocco verso l'alto delle imposte».

Aspre critiche al Municipio sono giunte da Sabrina Fiala (Lega) e da Cleto Ferrari (Per Gambarogno), vuoi per le spese ritenute eccessive, vuoi per le scelte adottate negli ultimi anni. È poi intervenuto Florio Leoni (Il Centro): «Se diamo più soldi all'Esecutivo, ne spenderà di più. Ci vuole maggiore rigore finanziario e controllo dei costi». Mentre Alessio Mina (Plr) ha cercato di correggere il tiro: «La situazione finanziaria del Comune non migliorerà poiché i costi, primi fra tutti quelli sociali e per gli anziani, cresceranno costantemente. Mettere oggi la testa nella sabbia, significa spostare il peso dei deficit sulle spalle delle prossime generazioni».

A tutti ha risposto il sindaco Gianluigi Della Santa: «Le analisi eseguite sui conti danno risposte preoccupanti: c'è un divario strutturale tra entrate e uscite. Abbiamo cercato di snellire le spese, ma i disavanzi restano. Come Comune siamo vincolati a leggi, regolamenti e all'autorità superiore. Il nostro margine di manovra è esiguo. Non possiamo indebitarci ulteriormente; dobbiamo agire oggi, operando scelte che permettano al Comune di stare bene. Non ci sarà un miracolo e il tema dell'aumento del moltiplicatore tornerà».

Porto, 200 posti (su 280) sono già prenotati

Per quanto riguarda il porto, il sindaco ha annunciato che 200 posti (sui 280 che saranno disponibili) sono già stati prenotati. Le prime barche attraccheranno nel 2026. Su un'eventuale cessione delle azioni Ses, Della Santa è stato chiaro e categorico: «Non daremo via i gioielli di famiglia che ci rendono il quattro per cento, con i dividendi distribuiti ogni anno. In ogni caso una vendita non è semplice, c’è una lunga trafila da seguire, visto che si tratta di un bene patrimoniale».

In seguito il Consiglio comunale ha approvato il consuntivo 2024 (come detto, con un disavanzo di oltre due milioni), come pure il regolamento sul finanziamento dell'illuminazione pubblica stradale, con trasferimento dei costi d'utenza tramite imposta speciale. In altre parole, la spesa dei lampioni non sarà più a carico della gestione corrente, ma verrà emessa una tassa ad hoc. Una “prima” a livello cantonale che chiamerà alla cassa anche i proprietari delle residenze secondarie.

La seduta è stata caratterizzata pure dal cambio alla testa del Legislativo. Nuova presidente è Asia Ponti (Plr); primo vicepresidente Gioshua Pedroni (Il Centro) e secondo vice Cleto Ferrari (Per Gambarogno).

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