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Parco Balli, ‘accesso pubblico e Orangerie ristrutturata’

Con il ricorso al Tram contro la variante pianificatoria del centro storico i tempi si allungano. Una mozione di Sinistra, Verdi e Plr cerca soluzioni

La proprietà pubblica, accessibile soltanto passando da un sedime privato
(Ti-Press)
25 maggio 2025
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La fruizione pubblica del Parco Balli – parco oggi raggiungibile unicamente passando dalla terrazza esterna (privata) del Bistro al Borgo – va favorita a ogni costo. Per questo motivo la Sinistra Unita (con Lorenza Bardelli prima firmataria), spalleggiata dai Verdi e Indipendenti e dal Plr di Locarno, ha inoltrato una mozione che al Municipio chiede di allestire un progetto di massima e sottoporre poi al Consiglio comunale una richiesta di un credito di progettazione e realizzazione di un accesso pedonale indipendente dalla parte opposta (angolo sud-ovest di via Borghese). Non solo: il Municipio è invitato ad allestire anche un progetto di massima e poi a sottoporre al legislativo una richiesta di credito per progettazione e realizzazione della ristrutturazione dell'Orangerie “come elemento di supporto per le attività che potranno essere proposte nell'ambito della fruizione pubblica del Parco Balli”.

I mozionanti premettono che “la proprietà è stata acquistata dalla Città nel mese di dicembre del 2016 con l’obiettivo di sottrarla ad una promozione immobiliare privata e farla diventare un parco pubblico, da realizzare sopra un futuro autosilo. Il Piano finanziario indica che per la realizzazione dell’autosilo del Parco Balli è previsto un investimento di 200mila franchi nel 2027 e di mezzo milione nel 2029; si può immaginare che questi importi possano servire per arrivare alla progettazione della struttura. Per la realizzazione il Pf prevede poi un importo di 2 milioni nel ’32 e di altri 2,5 milioni dopo il ’32”.

Tuttavia, “negli scorsi mesi si è appreso che contro l’approvazione definitiva da parte del Consiglio di Stato della modifica al Piano regolatore particolareggiato del centro storico relativa al Parco pubblico e autorimessa è stato interposto un ricorso al Tribunale amministrativo”. Concretamente, notano i mozionanti, “ciò significa che i tempi immaginati dal Piano finanziario devono essere considerati eccessivamente ottimisti, e che passeranno ancora parecchi anni prima di poter realizzare l’autosilo al Parco Balli”. Bisognerà, infatti, “tenere conto dei tempi di evasione del ricorso pianificatorio, dei tempi tecnici per l’allestimento del concorso di progetto, per la progettazione di massima e definitiva e per l’approvazione e la crescita in giudicato della licenza edilizia e di quelli politici per l’approvazione dei crediti di progettazione e di costruzione”. E viene aggiunto che “quanto successo di recente con il progetto per l’autosilo ai Monti, ancora fermo al palo, nonostante l’approvazione di licenza edilizia e dei crediti da parte del Consiglio comunale, non permette di essere ottimisti”.

Purtroppo, si legge ancora, “quando il Comune di Locarno ha acquisito la proprietà del Parco Balli non ci si è posti il problema del suo accesso. Non è possibile, infatti, entrare nella proprietà direttamente dallo spazio pubblico di via Borghese, ma unicamente passando per l’adiacente proprietà privata occupata dal Bistrot al Borgo e salendo la scala monumentale che dal cortile conduce al parco; quando il bar è chiuso, il parco pubblico diventa semplicemente inaccessibile, ma anche quando il bar è aperto l’accesso è semplicemente impossibile per persone con difficoltà motorie o per i passeggini”.

Pertanto, è necessario “immaginare un accesso da via Borghese, possibilmente nell’angolo sud-ovest del fondo, là dove il dislivello dallo spazio pubblico della strada e il parco è nel punto minimo. Un’ipotesi potrebbe essere quella di modificare il muro di sostegno lungo via Borghese nell’angolo sud-ovest della proprietà, costruendo lungo lo stesso una rampa di accesso al parco, fruibile da persone con mobilità ridotta e da genitori con passeggini (con rampe quindi con una pendenza massima del 6%)”. Eventualmente, nel caso in cui non fosse possibile modificare il muro di sostegno del parco lungo via Borghese, si può esplorare l'ipotesi di iscrivere un diritto di passo sulla proprietà adiacente”.

La mozione è firmata, con Lorenza Bardelli, da Francesco Albi, Rosanna Camponovo, Gianfranco Cavalli, Giona Genazzi, Daniele Laganara, Nadia Mondini e Stelio Mondini (tutti della Sinistra Unita), Marko Antunovic e Mariachiara Cotti (Verdi e Indipendenti), Franca Antognini, Orlando Bianchetti, Fabio Clerici, Risto Dacev, Stefano Lappe, Michele Martinoni, Simone Merlini, Alessandro Meschiari, Luca Panizzolo e Vanessa Singy (tutti del Plr).