Locarnese

‘L'importanza del nodo intermodale di Muralto va ben oltre il Locarnese’

È l'opinione dell'Associazione per la pianificazione del territorio (EspaceSuisse-Gruppo regionale Ticino) in vista della votazione del 15 giugno

26 maggio 2025
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"Il nodo intermodale della stazione di Locarno-Muralto è necessario, funzionale e completa un servizio di interesse cantonale". Anche l'Associazione per la pianificazione del territorio (EspaceSuisse-Gruppo regionale Ticino) si inserisce nel dibattito che culminerà con la votazione del prossimo 15 giugno, quando la popolazione ticinese si pronuncerà sullo stanziamento di un credito netto di 7,1 milioni di franchi e l’autorizzazione di spesa di 16,3 milioni per la realizzazione del nuovo nodo intermodale alla stazione Ffs di Locarno-Muralto.

"Il Consiglio direttivo di EspaceSuisse-Gruppo regionale Ticino desidera esprimere il sostegno al progetto, che assume una rilevante importanza dal profilo della gestione della mobilità e dello sviluppo territoriale – si legge in un comunicato –. Il suo significato va ben oltre la regione del Locarnese. Rileviamo innanzitutto che l’attuale organizzazione degli spostamenti nell’area della stazione non corrisponde ormai più alle esigenze di funzionalità e sicurezza. Pedoni, ciclisti, utenti dei trasporti pubblici e traffico automobilistico si muovono in condizioni del tutto precarie. A seguito dello straordinario incremento di utenti dopo l’apertura della galleria di base del Ceneri e il parallelo potenziamento dei servizi bus la necessità di quest’opera è divenuta ancor più evidente".

La soluzione più funzionale

Secondo Es-Ti, "la soluzione approvata dal Gran Consiglio è risultata la più funzionale tra quelle proposte da quattro gruppi interdisciplinari di qualificati professionisti incaricati di esaminare il problema. I successivi approfondimenti lo hanno confermato".

Si fa inoltre notare come "il nuovo nodo d’interscambio non è solo un elemento fondamentale per la mobilità ma è pure la premessa per valorizzare una rilevante area strategica nel cuore dell’agglomerato del Locarnese. Quest'opera è stata riconosciuta dalla Confederazione quale elemento fondante del Programma di agglomerato del Locarnese di terza generazione (PALoc3) e beneficia pertanto di un contributo federale del 40 per cento. Il nodo intermodale è parte integrante di uno sforzo intrapreso in tutto il Ticino per disporre di una rete ferroviaria e di bus urbani e regionali veramente attrattivi e coordinati. Mentre, ad esempio, a Bellinzona, Lugano, Mendrisio e Chiasso già sono stati realizzati tutti gli interventi indispensabili o, come a Biasca, i lavori sono in corso, una delle principali destinazioni cantonali, quella di Locarno, è ancora priva di una moderna e funzionale struttura".

In conclusione, quindi, "il nodo d’interscambio alla stazione Ffs di Locarno-Muralto fornisce una risposta adeguata all’attuale caotica situazione. Il rifiuto del credito inevitabilmente la prorogherebbe a tempo indeterminato e annullerebbe il fondamentale sostegno finanziario della Confederazione".