Commissionato uno studio di fattibilità per ammodernare lo stabile. Nel 2027 nascerà il Polo geriatrico con la Casa per anziani Montesano
Alla Clinica Fondazione Giorgio Varini di Orselina si punta al pareggio dei conti già a partire da quest'anno. E intanto si guarda ai progetti futuri.
Direzione e Consiglio di Fondazione, in una nota ai media, illustrano le strategie: “Anche nel 2024 si è lavorato per garantire il benessere dei pazienti, delle collaboratrici e dei collaboratori, tenendo sempre presente l’importanza di rendere finanziariamente più sostenibile tutta l’attività della clinica. La nuova direzione ha creato le premesse per riportare i conti in pareggio a partire dal 2025. A fronte di un’analisi approfondita dei ricavi e dei costi, questi ultimi sono stati adeguati alle reali necessità operative, eliminando le spese non indispensabili e tutte quelle non coperte dai quattro Contratti di prestazione”.
La decisione di rinunciare ai Contratti di prestazione Invalidi e Cure Palliative ha destato comprensibili preoccupazioni tra il personale e i familiari dei pazienti: “Sulle tempistiche di chiusura dei due reparti sono in corso dei colloqui con il Dipartimento della sanità e della socialità (Dss), che dal 2022 segue con attenzione il riorientamento delle attività della clinica e sostiene il progetto di Polo geriatrico di Orselina, in stretta collaborazione con la Casa per anziani Montesano”.
Per suggellare la collaborazione tra le due strutture, il medico Daniel Loustalot, già presidente dell’Associazione per una chiesa evangelica per il Locarnese e dintorni, proprietaria della Casa per anziani Montesano, è stato nominato nel Consiglio della Fondazione Giorgio Varini. È entrato in carica lo scorso aprile.
“L’esercizio 2024 – indicano i vertici della struttura – si è chiuso con una perdita complessiva di circa 310mila franchi, con un miglioramento di oltre mezzo milione rispetto all’esercizio precedente. Il risultato è da attribuire principalmente alle misure straordinarie di razionalizzazione intraprese nel corso dell’anno, mirate a riportare l’organico entro i limiti riconosciuti dal Cantone nei quattro Contratti di prestazione. Nonostante le perdite registrate, la situazione finanziaria della Fondazione continua a essere solida, tant’è vero che la clinica ha potuto far fronte ai propri impegni contrattuali con il Cantone e, soprattutto, fornire prestazioni di elevata qualità, a piena soddisfazione dei residenti, dei pazienti e dei loro familiari”.
Dal punto di vista finanziario, Consiglio di Fondazione e direzione continueranno a porre costante attenzione nell’adeguare le risorse umane agli standard riconosciuti dal Cantone, con l’obiettivo del pareggio dei conti nell’esercizio 2025. Nonostante i risultati d’esercizio in perdita degli ultimi anni, “abbiamo sempre riconosciuto a tutti i collaboratori l’adeguamento al rincaro e gli scatti annuali secondo il contratto collettivo”. Il numero dei collaboratori impiegati a fine 2024 era di 144 (67 per cento donne, 33 per cento uomini), pari a un equivalente a tempo pieno di 116 unità.
Alcune delle principali azioni, orientate al miglioramento del vissuto quotidiano di pazienti e familiari, hanno incluso nel corso dell’anno l’aggiornamento e l’introduzione di protocolli clinici, in particolare per la gestione delle emergenze e dei sintomi ricorrenti; la revisione del processo di valutazione dei pazienti, nelle fasi di ammissione e degenza; l’analisi del posizionamento e della reputazione della clinica sul web; la riorganizzazione della comunicazione digitale, tramite la creazione di una pagina LinkedIn e un nuovo sito, che migliora l’accessibilità e la fruibilità delle informazioni per utenti esterni e famiglie.
Per quanto riguarda il futuro, continuano a preoccupare le tariffe e i contributi cantonali che da tempo non coprono più i costi della clinica, in particolare gli oneri finanziari (ammortamenti e interessi passivi), con il rischio di incidere ulteriormente sulla liquidità. Non da ultimo, anche i provvedimenti di riequilibrio finanziario decisi dal Cantone per il 2024 e ripetuti nel 2025, peggiorano la liquidità dell'istituto di cura. In sintonia con il Cantone, il Consiglio di Fondazione ha comunicato di voler riorientare le proprie attività. I quattro Contratti di prestazione nei diversi ambiti (Foyer per invalidi, Casa per anziani e Cure palliative geriatriche, Rami e Cure palliative acute) derivano da altrettante pianificazioni cantonali. Si tratta di quattro modalità diverse di finanziamento delle prestazioni in funzione di altrettante basi legali, con una complessità troppo elevata per una realtà sanitaria che conta complessivamente 75 posti letto. Il Consiglio di Fondazione ha pertanto deciso di rafforzare le attività nei settori Rami e Anziani, avviando un progetto di integrazione con la Casa per anziani Montesano a Orselina. A partire dal 2027 vedrà pertanto la luce il Polo geriatrico di Orselina che prevede l’integrazione delle due strutture sotto un’unica direzione e con un totale di 110 posti letto, in linea con il Piano di azione cantonale che mira a promuovere la creazione di reti integrate regionali. Questo progetto si propone di potenziare la capacità di risposta sanitaria sul territorio, razionalizzando l’uso delle risorse e migliorando la qualità dei servizi attualmente offerti agli anziani nella nostra regione. In vista dell’avvio del Polo geriatrico di Orselina, è stato commissionato uno studio di fattibilità per la ristrutturazione dello stabile della clinica che quest’anno dovrà essere valutato insieme agli uffici cantonali preposti.
Il Consiglio di Fondazione Giorgio Varini è composto da Giorgio Pellanda (presidente), Margherita D’Andrea (rappresentante del Cantone), Daniel Loustalot, Massimiliano Morelli, Luca Pohl e Francesca Snider.