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Comunista nel segno di papà: Nadia Mondini prima cittadina di Locarno

Passano le nuove tariffe per l'uso del suolo pubblico. Esce dal Consiglio comunale l'ex municipale Indipendente dei Verdi, Pier Zanchi

Il passaggio di consegne fra Valérie Camponovo (a sinistra) e Nadia Mondini
26 maggio 2025
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L’amore per la politica che nasce fra le mura domestiche, in un confronto costante e stimolante, fatto di idee e anche di ideologie. Sempre, nel caso specifico, pensando ai più deboli, agli emarginati. È sotto questo segno che Nadia Mondini ha voluto presentarsi quale nuova presidente del Consiglio comunale – e prima cittadina di Locarno – subentrando a Valérie Camponovo (Lega dei Ticinesi).

Nel suo discorso di insediamento l’esponente del Partito comunista per la Sinistra Unita ha ricordato che «il mio amore per la politica ha radici profonde. Fin da bambina, in casa si respirava l’aria del dibattito, con vivaci discussioni su temi di attualità ticinese e internazionale. Non mancavano, ovviamente, gli scontri: da un lato la mia voglia di esprimermi, dall’altro la pazienza – e la fermezza – di mio padre, Stelio Mondini, che spesso mi ripeteva: “Prima ti documenti, poi ne riparliamo”. Parole che, a quell’età, suonavano quasi come una sfida, ma che oggi riconosco come un prezioso insegnamento: imparare a informarsi, a capire prima di giudicare, a crescere con rigore intellettuale ed empatia».

Stelio, il padre, siede anche lui in Consiglio comunale. È uno degli storici portabandiera del Partito del Lavoro, in rappresentanza del quale entrò nel legislativo per la prima volta nel 1988, prendendo il posto di un simbolo come Gabi Antognini. Come Nadia, oggi Stelio è, nella Sinistra Unita, una delle voci del Partito comunista.

‘Essere modello di coesione tra tutte le realtà’

La nuova presidente del legislativo ha anche fatto riferimento al centenario del Patto di Locarno: «Da allora si parla di “spirito di Locarno”: una visione che crede nella forza dell’incontro, nella costruzione della fiducia, nel coraggio di lasciare spazio al compromesso anziché al conflitto. È questo spirito che vorrei riportare oggi al centro del nostro agire politico: non come retorica, ma come scelta concreta, quotidiana». E ancora: «Se Locarno è stata un tempo ponte tra nazioni, può continuare oggi a essere modello di coesione tra generazioni, categorie sociali, quartieri e realtà diverse della nostra città. Sogno una Locarno più vicina alle persone. Una città che ascolti i propri lavoratori, che non li lasci soli ma sappia cogliere e valorizzare le loro esigenze. Una città che protegga i servizi nei quartieri – penso in particolare a Solduno – dove le famiglie hanno bisogno di sentirsi sostenute, non private di ciò che è essenziale. Vorrei una Locarno che creda nei giovani, che li coinvolga in progetti condivisi, che ascolti la loro voce in un momento storico in cui l’adolescenza è messa a dura prova. Vorrei una Locarno più accessibile, dove le barriere architettoniche non siano mai un ostacolo alla dignità e alla libertà di movimento».

A proposito di pace – o piuttosto di guerra – sempre dal fronte di sinistra v’è da registrare la richiesta per lettera al Municipio di “prendere una posizione univoca per la pace in Palestina”. Ricordando lo scempio che, sotto gli occhi di tutti, viene perpetrato da Israele nei confronti della popolazione inerme a Gaza, la Sinistra Unita ha sottolineato che altre città svizzere hanno già lanciato i loro appelli al Consiglio federale. Nell’anno del giubileo del Patto della Pace Locarno dovrebbe fare altrettanto, si legge. L’invito al Municipio è farsi portavoce di un appello urgente al governo affinché “condanni la politica israeliana” e prenda posizione su temi come gli aiuti umanitari, il commercio di armi, la collaborazione accademica e la mediazione diplomatica.

Suolo pubblico, cambiano le regole

Il Consiglio comunale, come nelle previsioni, ha inoltre approvato il messaggio riguardante la revisione totale degli ormai obsoleti Regolamenti sull’uso pubblico (beni demaniali), che prevede una riduzione delle tariffe applicate dall’Amministrazione per l’utilizzo del suolo pubblico. Figuravano pure all’ordine del giorno il Regolamento comunale sull’erogazione di incentivi a favore del risparmio energetico, dell’uso di energie rinnovabili e della mobilità sostenibile e un il credito di 316mila franchi per la progettazione definitiva delle misure di riqualifica di via Varesi e via Balestra.

Da registrare infine l’uscita dal legislativo, per cambio di domicilio, del consigliere comunale (e già municipale) Pierluigi Zanchi. Sui banchi dei Verdi e Indipendenti è stato sostituito dal giovane Ariele De Stephanis.