Locarnese

I sindaci del Locarnese: ‘Il nodo intermodale priorità per tutti’

Dal Cisl il sostegno incondizionato al progetto ‘appeso’ alla votazione referendaria del 15 giugno: ‘Infrastruttura fondamentale’

27 maggio 2025
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Arriva un sostegno di peso al nodo intermodale di Muralto così come progettato dal Cantone (il cui credito è oggetto del referendum al voto popolare il 15 giugno). È del Convivio intercomunale dei sindaci del Locarnese (Cisl), che in una nota lo definisce “un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo coordinato e sostenibile dell’intero agglomerato, sia in termini viari che socioeconomici”. Infatti, argomenta il Cisl, “il nodo intermodale rappresenta un progetto strategico che va ben oltre i confini comunali di Muralto. Si tratta di un'opera pensata e condivisa a livello regionale, che migliorerà non solo l’accessibilità e l’attrattiva – in termini di accoglienza – del Locarnese, ma anche la viabilità di quel comparto attraverso una suddivisione più ordinata dello spazio e del traffico, risolvendo pericolosi conflitti e ingorghi, migliorando così sicurezza ed efficienza per i vari vettori di trasporto. Di questa misura – che porterà più funzionalità, sicurezza e qualità urbanistica – potranno beneficiare tutti i cittadini dell’agglomerato locarnese”.

‘Realizzazione urgente e non più rinviabile’

L'intervento, viene ricordato, è parte integrante del Programma d’agglomerato del Locarnese (PaLoc), “è frutto di una pianificazione cantonale e intercomunale a lungo termine e di un lavoro che ha coinvolto numerosi attori istituzionali e della mobilità”. La convinzione dei sindaci è che “la sua realizzazione è oggi urgente e non più rinviabile: i finanziamenti federali ottenuti tramite il Programma d’agglomerato di terza generazione sono vincolati a precisi termini temporali. Un ritardo o uno stop significherebbe non solo perdere fondi preziosi della Confederazione, ma anche mettere a rischio la credibilità dell’intero sistema di cooperazione regionale e cantonale”.

Sostenere il nodo intermodale “significa facilitare gli spostamenti quotidiani di migliaia di utenti sia del trasporto pubblico sia della mobilità individuale; riqualificare uno spazio urbano centrale, oggi frammentato e poco funzionale, attraverso un riordino e una separazione dei flussi, come anche una nuova pavimentazione pregiata, delle alberature e dell’arredo urbano; e promuovere uno sviluppo territoriale, economico e turistico del Locarnese”.

‘Ora serve concretezza’

Sottolineando che “tutti trarranno beneficio da questo progetto”, il Cisl “invita tutte le autorità e gli attori coinvolti, a tutti i livelli istituzionali, a fare la propria parte affinché questo progetto possa concretizzarsi nei tempi previsti. Se il credito fosse respinto si rinvierebbe di oltre un decennio qualsiasi sistemazione del comparto con effetti nefasti su tutta la regione. Il Locarnese ha dimostrato visione e coesione: ora serve concretezza, perché il nodo intermodale è una priorità per tutti”.

Nel Cisl siedono i sindaci di Ascona, Brione s/Minusio, Brissago, Cugnasco-Gerra, Gambarogno, Gordola, Locarno, Losone, Minusio, Muralto, Orselina, Ronco s/Ascona e Tenero-Contra.