Locarnese

‘Un punto chiave per la mobilità nel Locarnese’

Nodo intermodale, in vista del voto referendario prendono posizione anche le Fart, direttamente interessate all'infrastruttura

27 maggio 2025
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«Osserviamo ogni giorno i limiti strutturali dell’attuale nodo e le difficoltà che vivono i nostri utenti. Intervenire è necessario per garantire sicurezza, comfort e accessibilità a tutte e tutti. Il progetto in discussione assicura un netto miglioramento atteso da tempo». Lo afferma Claudio Blotti, direttore delle Fart, unendosi al coro di chi sostiene il progetto di nodo intermodale alla stazione Ffs di Muralto (progetto il cui credito di realizzazione andrà al voto referendario il 15 giugno prossimo).

Ebbene, le Fart – che come azienda di trasporto pubblico vedono nell'infrastruttura la loro propria casa – considerano il nodo “un’opera imprescindibile per rendere il trasporto pubblico più moderno, efficiente e sicuro, in risposta alla domanda crescente di mobilità nel Locarnese”. Una risposta, precisano, “a un’evoluzione concreta della domanda”. E seguono dei dati per dimostrarlo: nel primo quadrimestre del '25 le Fart hanno registrato un ulteriore incremento dell’utenza rispetto allo stesso periodo del 2024 (+3% per le linee autobus regionali, +9,4% per quelle urbane).

Dal 2019 a oggi, l’utenza complessiva sulle linee è aumentata del 36% sulle tratte regionali e del 49% su quelle urbane. Un’accelerazione significativa si è verificata a partire dal 2021, con l’introduzione del nuovo orario potenziato nel quadro del Programma d’agglomerato del Locarnese di terza generazione, che ha migliorato frequenza e copertura del servizio.

Quanto alla situazione attuale, il nodo esistente viene considerato “inadeguato e poco funzionale”. Questo poiché “la situazione attuale presenta diverse criticità per l’esercizio in termini di sicurezza, qualità del servizio e accessibilità. L’infrastruttura non è conforme alle normative in materia di accesso per persone con disabilità, né garantisce un’interconnessione fluida e in sicurezza tra i vari mezzi di trasporto. Inoltre, la struttura attuale ostacola l’ottimizzazione dei tempi di transito e la puntualità dei servizi, aspetti centrali per la qualità del trasporto pubblico”.

In conclusione, evidenziano le Fart, “il nodo intermodale rappresenta un punto chiave per la mobilità del Locarnese, delle valli e della sponda del lago, oltre a essere un collegamento rilevante con l’asse ferroviario cantonale. Il progetto proposto nasce da un processo di pianificazione pubblica e tiene conto del contesto urbano, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione funzionale ed estetica dell’area”.