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Conciliabilità famiglia-lavoro, la Gestione di Locarno aderisce

La Commissione è favorevole alla mozione della Sinistra, tra impegno della Città (che ha già adottato diverse misure) e un nuovo articolo nel Roc

Un migliore equilibrio
(archivio Ti-Press)
2 agosto 2025
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La conciliabilità tra famiglia e lavoro non dev’essere un ostacolo insormontabile. Anzi, va facilitata il più possibile. Di più: occorre inserire nel Regolamento organico comunale (Roc) un nuovo articolo dedicato al tema, che sancisca formalmente l’impegno della Città di Locarno nella promozione dell’equilibrio tra vita professionale e vita famigliare. La mozione del 29 gennaio 2024 presentata dalla Sinistra Unita, che ha già incassato l’ok del Municipio e della Commissione della Legislazione, ottiene ora luce verde anche dalla Gestione. Nel rapporto firmato recentemente (relatore è Orlando Bianchetti, Plr), viene chiesto al Consiglio comunale di accettare la proposta.

‘Misure efficaci sono una priorità’

La Gestione ha analizzato con attenzione la mozione, “riconoscendo il valore strategico del tema e condividendone pienamente l’intento – si legge nel relativo rapporto –. Promuovere misure efficaci per la conciliabilità tra famiglia e lavoro è oggi più che mai una priorità, con implicazioni dirette per la parità di genere, l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e il benessere delle famiglie. A questo proposito, rileviamo e sottolineiamo come la Città di Locarno abbia già attuato, da anni, una politica famigliare attenta, articolata e coerente con le linee guida federali e cantonali. Le iniziative in essere non solo soddisfano quanto richiesto nella mozione, ma costituiscono in diversi ambiti un modello virtuoso a livello regionale”. L’elenco è lungo e parte dalla presenza di un nido comunale, con una settantina di posti, sostenuto in maniera importante dal Comune, affiancato da strutture private per un totale di oltre 180 posti disponibili. La Città sostiene pure centri di socializzazione e preasili, che offrono spazi di incontro e integrazione, promuovendo l’inclusione e il benessere anche nei primi anni di vita. Ci sono poi le famiglie diurne, che accolgono quasi 100 bambini locarnesi, garantendo un servizio flessibile. E la Gestione aggiunge: “Il centro extrascolastico Arca, il doposcuola presso le sedi scolastiche e le mense comunali, che assicurano la continuità nella cura anche in orario scolastico e parascolastico; l’ampia offerta di colonie diurne ed estive, accessibili a costi agevolati, che rappresentano un importante servizio per i periodi di chiusura scolastica; i progetti di sostegno alla genitorialità come ‘La Rete’, ‘LocarnoCare’ e ‘Parent as teachers’, che forniscono strumenti informativi e accompagnamento educativo di qualità; infine, l’adesione al progetto ‘Una famiglia per una famiglia’, che rappresenta un esempio di innovazione sociale e attivazione comunitaria, sostenuto da Confederazione e Cantone”.

‘Riattivare il doposcuola a Solduno’

Proprio in relazione all’importanza dei servizi extrascolastici la Commissione ha discusso anche la recente riorganizzazione del servizio doposcuola nella sede di Solduno: “Pur prendendo atto delle motivazioni logistiche e organizzative che hanno portato a tale decisione, riteniamo che si tratti di un tema particolarmente sensibile e auspichiamo che la Città continui a garantire, in tutte le sue sedi scolastiche, un’offerta di doposcuola accessibile e adeguata ai bisogni concreti delle famiglie. Auspichiamo inoltre che il servizio doposcuola a Solduno possa essere riattivato non appena la situazione logistica lo permetterà, in particolare una volta completati i lavori di ampliamento e ristrutturazione della sede scolastica”.

L’impegno della Città come datore di lavoro

Oltre alle misure menzionate, la Commissione sottolinea l’impegno della Città nella conciliabilità quale datore di lavoro, come risulta dalla proposta di revisione del Regolamento organico dei collaboratori comunali (Roc-Lo): “La flessibilità degli orari, l’ampliamento dei congedi, e la possibilità di nomina già a partire dal 30 per cento del grado di occupazione sono misure concrete, che facilitano l’equilibrio tra attività professionale e impegni famigliari. L’insieme di questi interventi, coordinati da una visione integrata e da una forte collaborazione tra enti pubblici e privati, testimonia la volontà politica e amministrativa di costruire una Città realmente attenta alle famiglie”.

Sulla scorta di questi sforzi, i commissari specificano che l’introduzione di uno specifico articolo nel Roc, “pur non comportando nuovi oneri né modifiche strutturali, costituisce un passo formale importante: valorizza l’esistente, rafforza l’identità di Locarno come Comune attento al sociale e contribuisce a consolidare nel lungo termine una cultura istituzionale orientata alla parità e alla coesione sociale”. In conclusione la Gestione preavvisa favorevolmente l’accoglimento della mozione, “ritenendo che essa costituisca una formalizzazione coerente e condivisibile di quanto la Città di Locarno ha già concretamente messo in campo”. Dopo il sì del Consiglio comunale, la Città dovrà continuare a “promuovere la conciliabilità tra famiglia e lavoro negli ambiti di sua competenza. Il Comune, direttamente o tramite sussidi a enti no profit riconosciuti, provvederà a realizzare una rete di nidi e strutture extrascolastiche, che sia adeguata al benessere del bambino, come pure ai bisogni lavorativi e di formazione della famiglia. L’offerta sarà accessibile a tutti i residenti dai tre mesi di età sino alla fine della scuola dell’obbligo”.

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