La 37enne e la sua bimba di 10 anni fuggite dall'Afghanistan e accolte in Ticino (prima in Verzasca, ora a Gordola) hanno ricevuto il permesso di dimora
Il futuro (come il presente) di Khaleda e sua figlia è in Ticino. La 37enne afghana e la sua bimba di ormai 10 anni hanno infatti finalmente ricevuto il permesso di dimora dalle autorità ticinesi, scrive il Corriere del Ticino, che riporta anche come per ringraziare chi le ha accolte e aiutate in questi anni – tra cui, per le questioni legali, l'avvocato Paolo Bernasconi – hanno recentemente organizzato una festa nel loro appartamento di Gordola, dove vivono attualmente.
Mamma e figlia erano arrivate in Ticino e in particolare in Valle Verzasca nel 2022, cinque anni dopo essere fuggite da un marito e papà violento e dal regime del terrore dell'Afghanistan. Accolte a braccia aperte dalla comunità verzaschese anche grazie allo spirito di adattamento e alla disponibilità della donna (si è subito data da fare in particolare con lavori di sartoria, hanno studiato l'italiano e la bimba ha iniziato a frequentare le scuole elementari a Brione), nel dicembre 2022 avevano depositato, tramite l’avvocato Bernasconi, un ricorso (corredato da quasi 3mila firme di sostegno) al Tribunale amministrativo federale (Taf) contro la decisione della Segreteria di Stato della migrazione (Sem) di negare loro per la seconda volta il diritto d’asilo in Svizzera e rimandarle, come già capitato nel maggio di quello stesso anno, in Slovenia, primo Paese dell’area Schengen nel quale si erano registrate nel 2021 e da dove erano poi tornate in Ticino dopo l’estate. Ricorso accolto quasi due anni dopo, il 28 novembre scorso, dal Taf con una sentenza inappellabile che in sostanza invitava la Sem ad accogliere la richiesta di asilo di Khaleda e di sua figlia. E così è stato, con Khaleda e sua figlia che ora possono davvero pensare a (ri)costruire la loro vita in Svizzera, la loro nuova casa.