Locarnese

‘Riaprite tutto l'anno il Sentiero delle rive per tutti’

La richiesta della Rpsi in una lettera inviata al Consiglio di Stato, ai Municipi di Minusio e Tenero e al Centro sportivo Cst

Nella bella stagione da qui non si passa
(Ti-Press)
28 luglio 2025
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Permettere a tutti di percorrere il “Sentiero delle rive” per dodici mesi all'anno. A proporre questa misura è l'associazione Rive pubbliche della Svizzera italiana, che recentemente ha scritto al Consiglio di Stato, ai Municipi di Minusio e Tenero e al Centro sportivo nazionale (Cst). Una lettera che, in sostanza, chiede che la convenzione firmata dalle autorità il 7 maggio del 2019 con i Campeggi di Minusio-Tenero “sia rivista nel rispetto dell'articolo 664 del Codice civile svizzero e della Legge cantonale sul demanio”.

In pratica Rpsi chiede che il “Sentiero delle rive”, che segue la riva lacustre fra i campeggi di Mappo fino al Campofelice di Tenero, sia percorribile da tutti i cittadini, non solo nel periodo da ottobre a Pasqua come dettato dalla convenzione, ma durante tutto l'anno: “In concreto si tratta di ristabilire il libero accesso alle rive del Verbano come previsto dalle leggi federali e cantonali – si legge nella nota inviata ai media dall'associazione –. La summenzionata convenzione concede di fatto ai cittadini l'accesso per soli sei mesi all'anno. Nel rimanente periodo viene chiuso con delle inferriate e cancelli che impediscono alla popolazione di esercitare il diritto alla fruizione della riva lacustre. Questa situazione lede de facto il nostro ordinamento giuridico”.

La Rpsi ricorda che l’articolo 664 capoversi 2 e 3 del Codice civile svizzero decreta che non sono soggetti alla proprietà privata, salvo la prova del contrario, le acque pubbliche, i terreni non coltivabili, come le rupi, le franate, i ghiacciai, i nevai e le sorgenti che ne scaturiscono. Inoltre il diritto cantonale emana le necessarie disposizioni circa l’occupazione delle terre senza padrone e il godimento e l’uso delle cose di dominio pubblico, come le strade, le piazze, i corsi d’acqua e i letti dei fiumi.

La Legge sul demanio pubblico, dal canto suo, specifica i confini pubblici delle rive, che si estendono sino al massimo spostamento delle acque alle piene ordinarie e comprendono la fascia di terreno priva di vegetazione permanente o soltanto con vegetazione acquatica. E ancora, cita la Rpsi: “Ognuno può utilizzare il demanio pubblico conformemente alla sua destinazione, rispettando i diritti altrui. I beni di pubblico dominio sono accessibili e utilizzabili da tutti, senza necessità di autorizzazione e di pagamento di una tassa”.

Perciò, aggiunge l'associazione, “la situazione legale è quindi assolutamente chiara e non interpretabile: l’accesso e la fruizione del demanio pubblico, compresi quindi il lago e le sue rive, non possono venir limitati e preclusi alla popolazione, né dai privati né dall’ente pubblico. Ne deriva che l’attuale situazione sul percorso a lago fra Tenero-Contra e Minusio viola in maniera chiara la legge e che le autorità sono chiamate a intervenire per ripristinare la legalità”.

In conclusione: “Una tale situazione non è accettabile per cui la nostra associazione si appella alle autorità coinvolte chiedendo di voler correggere questa manifesta situazione di illegalità, adottando le misure necessarie affinché la popolazione possa usufruire del demanio pubblico e fruire della riva lacustre, in particolare procedendo ad adeguare la convenzione del 7 maggio 2019 in modo da rendere il Sentiero delle rive percorribile tutto l'anno e intimare ai privati la rimozione degli impedimenti fisici presenti in loco”.