Incontro divulgativo dedicato alle creature alate che ricoprono un ruolo essenziale in natura. Per la strada la fine dei lavori prevista in autunno
Il progetto di valorizzazione e rilancio del comparto del Monte di Dunzio, promosso dalla Fondazione Monte di Dunzio costituita nel 2021, prosegue. E di pari passo prosegue anche la sistemazione della sola strada che da Aurigeno sale e porta alla piccola località immersa nel verde dei castagni. Scrigno di angoli architettonicamente pittoreschi (splui, edifici in pietra, muri a secco e grà) e di una natura di particolare bellezza, Dunzio – nucleo a lungo conteso nel lontano passato tra la comunità valmaggese e quella delle Terre di Pedemonte è anche terra di... pipistrelli. E a questo animaletto alato è dedicata una serata speciale – inserita sempre nell’ambito di un progetto di tutela e rilancio del territorio – in programma stasera, sabato 23 agosto, a partire dalle 19.30, all’InfoPoint di Dunzio. Serata nella quale verrà messo l’accento sul bosco individuato al Ronco dei Möla, dove sarà realizzato un habitat ideale per questi mammiferi.
L’evento rappresenta un’introduzione alla scoperta dei chirotteri, spesso fraintesi o poco conosciuti. La serata sarà guidata da Marzia Mattei-Roesli, responsabile del Centro protezione chirotteri Ticino, che illustrerà la biologia, l’ecologia e le curiosità sui pipistrelli, evidenziando il loro ruolo fondamentale nell’equilibrio degli ecosistemi. L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio volto a sensibilizzare sulla tutela di queste specie, spesso minacciate dalla perdita di habitat e da pratiche umane scorrette. In Ticino sono presenti 23 gruppi di mammiferi, tra i più ricchi in Svizzera. I pipistrelli, che possono vivere fino a oltre 30 anni e mettere al mondo un solo piccolo all’anno, consumano ogni notte quantità di insetti pari a metà del loro peso, contribuendo al controllo degli insetti e alla biodiversità locale. Molti vivono nelle nostre vicinanze e sono influenzati dalle attività umane. Sarà anche un’occasione per conoscere le iniziative di conservazione in corso e approfondire il ruolo dei pipistrelli nel mantenimento dell’equilibrio ambientale. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti: famiglie, appassionati di natura e curiosi. Si consiglia di indossare abbigliamento con pantaloni lunghi, scarpe chiuse, e di portare torcia e repellente per zecche e zanzare. L’evento si svolgerà con qualsiasi condizione meteorologica. Ma non è tutto.
ll progetto di valorizzazione del monte avanza con determinazione. Tra i gioielli recuperati dall'oblio figura anche la Vigèra, tesoro di storia e tradizione conosciuto anche come l’apiario di Dunzio. Questo edificio rurale, risalente al 18° secolo, rappresenta un esempio affascinante dell’architettura tradizionale locale e della vita agricola di un tempo. Costruita interamente in muratura a secco si distingue per le sue dimensioni imponenti: una larghezza di oltre tre metri e una profondità di circa un metro e mezzo. La sua struttura è completata da un tettuccio a una sola falda, che protegge gli arnesi e le attrezzature custodite al suo interno. Dentro, due ripiani di legno sono stati appositamente realizzati per sostenere le arnie, testimonianza dell’importanza dell’apicoltura nella vita rurale della zona. L'edificio non è solo un esempio di ingegneria tradizionale, ma rappresenta anche un patrimonio culturale che merita di essere preservato e valorizzato. La Vigèra di Dunzio ci ricorda le tecniche costruttive del passato e l’attaccamento delle comunità locali alle proprie radici agricole. In un’epoca in cui la modernità avanza rapidamente, è fondamentale conservare e promuovere questi simboli di un passato che ancora vive nelle nostre campagne. La Vigèra di Dunzio sarà affidata a un apicoltore, affinché le future generazioni possano conoscere e apprezzare le tradizioni che hanno plasmato il nostro territorio.
Proseguono, nel frattempo, i lavori di risanamento della strada che da Aurigeno porta alla Forcola di Dunzio, per il quale il legislativo di Maggia ha stanziato, a fine 2018, un credito di 4,1 milioni di franchi. Edificato alla fine degli anni 60, il collegamento – pensato a fini di sfruttamento dei boschi – col passare de decenni, nonostante i piccoli interventi di manutenzione, si è alquanto deteriorato. Soprattutto a livello di fondo, con buchi, crepe e segni di cedimento dell'asfalto in più punti. Un degrado che rappresenta anche un potenziale pericolo per l'utenza. Anche per i piccoli ponti, complici i carichi, si rendono necessarie delle verifiche. Approfittando del cantiere, d'intesa con l'Ufficio forestale è stato deciso di creare dei piazzali d'esbosco in modo da consentire interventi di cura degli alberi e il deposito del legname. La strada, non da ultimo, riveste particolare importanza non solo per i proprietari di cascinali e monti, bensì anche per il settore agricolo, con la presenza di un'azienda agricola con sede a Dunzio e altre operanti sui monti limitrofi. I 2,5 km di tracciato saranno dunque completamente risanati e, nella parte alta, per facilitare l'incrocio, si procederà, dove necessario, con un allargamento della carreggiata. Un'ampia piazza di giro finale faciliterà, infine, le manovre degli utenti. I lavori dovrebbero concludersi indicativamente tra fine ottobre e novembre 2025; la tempistica potrà subire variazioni in base alle condizioni climatiche o a eventuali imprevisti. La posa di una barriera regolamenterà l'accesso alla strada, evitando casi di abusi.