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Apprendista di Ail col velo, bufera sul ‘Mattino’: ‘Xenofobia’

Aspre critiche al settimanale leghista, che la scorsa domenica ha parlato di mancata integrazione in relazione all’immagine di una giovane musulmana

In sintesi:
  • Interpellanza di Sinistra e Verdi, che ribadisce la lecita affermazione religiosa. E chiede al Municipio: ‘Lorenzo Quadri è al suo posto come capodicastero Formazione e socialità?’
  • Il direttore di Ail Angelo Bernasconi: ‘Obiettivo la società, non la persona. Sostegno totale alla collaboratrice’
La giovane apparsa sul sito delle Aziende industriali di Lugano
26 febbraio 2025
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Un “ennesimo attacco oltraggioso, xenofobo e sessista”. Non parla esplicitamente di razzismo, ma poco ci manca, l’interpellanza di Sinistra e Verdi – prima firmataria: la capogruppo socialista Nina Pusterla – che interroga il Municipio di Lugano su un trafiletto apparso domenica scorsa su ‘Il Mattino della Domenica’ (Mdd). Poche ma taglienti righe relative alla campagna per i posti di apprendistato di Ail Sa, colpevole di aver scelto fra gli altri un’apprendista col velo. Non un burqa o altri copricapi vietati dalla Legge sulla dissimulazione del volto negli spazi pubblici, ma un semplice scialle color chiaro sulla testa. Il bel volto della giovane si vede integralmente, come pure i capelli. Ciononostante, l’immagine ha infastidito il domenicale, accusando da un lato Ail di “promuovere il velo islamico”, parlando come “simbolo di mancata integrazione e di rifiuto dell’Occidente”. Evidente il legame con l’apprendista, della quale è stata pubblicata anche la foto.

Sinistra e Verdi: ‘Xenofobia e sessismo’

L’attacco del Mdd non è passato inosservato, sollevando reazioni e critiche a bassa e ad alta voce. Fra quest’ultime, Sinistra e Verdi. “Ci vuole uno sguardo maligno – secondo gli interpellanti – per ricondurre questa immagine a qualcosa di ‘mancata integrazione e di rifiuto dell’Occidente’”. L’atto parlamentare ricorda che un’affermazione di segno religioso non è illecita, a meno che non arrivi all’occultamento del volto, e che “in questo caso non si tratta di altro che di una libera declinazione di gusti, riferimenti, abitudini, e la lettura del Mdd offende e attacca una giovane apprendista dell’azienda, tacciata non troppo allusivamente di essere non integrata e contro l’Occidente perché indossa uno scialle di voile sul capo”. Oltre che “xenofobo”, il trafiletto sul domenicale viene definito anche “sessista”, perché “secondo questa logica (quella del Mdd, ndr) andrebbero censurati anche i ragazzi con le folte barbe oggi di moda”.

Al Municipio: ‘Quadri è al suo posto?’

Sette le domande poste dunque all’esecutivo. A cominciare dalla richiesta di un giudizio su “l’attacco perpetrato nei confronti della politica d’apprendistato della sua azienda Ail” e se intende reagire o meno. Viene naturalmente tirato in ballo anche Lorenzo Quadri, municipale che – seppur non risulti come autore del trafiletto, che non è firmato – è notoriamente direttore del foglio di via Monte Boglia: “In che modo le esternazioni xenofobe de Il Mattino della Domenica sono compatibili con il ruolo di capodicastero di Formazione e socialità del municipale Lorenzo Quadri, dicastero che comprende anche l’importante settore Prevenzione e integrazione. La libertà e la dignità di tutti gli allievi è garantita?”. E ancora: “Il Municipio ritiene che avere alla testa del dicastero chi porta la responsabilità di questo modo di pensare sia compatibile con l’ordinamento giuridico svizzero e ticinese che si fonda tra l’altro sulla libertà religiosa e personale?”. E a proposito di libertà, si domanda al Municipio se riconosce effettivamente la libertà d’espressione di chi “decide liberamente di coprirsi il capo per motivi religiosi, politici o culturali?”. Infine, si domanda se si ritiene ancora “attuale e corretta la sponsorizzazione che Ail concede” al Mdd.

Ail: ‘Sostegno totale alla collaboratrice ma critiche alla società più che alla persona’

Ma la vicenda non ha solo una valenza politica e istituzionale, ma anche personale dato che di mezzo ci è finita un’apprendista di Ail. Una giovane che l’azienda difende: «Ail è vicina alla propria collaboratrice e la sostiene totalmente» ci dice il direttore delle Aziende industriali di Lugano nonché presidente del Consiglio di amministrazione, Angelo Bernasconi. «Abbiamo preso atto con rammarico del trafiletto apparso su ‘Il Mattino della Domenica che riguarda la nostra ricerca di apprendisti» aggiunge, sottolineando tuttavia che «a nostro modo di vedere l’obiettivo delle critiche non è la persona, ma piuttosto l’Ail». E allora, chiediamo al direttore, come mai la scelta di Ail è ricaduta proprio su questa giovane? «Nell’ambito dell’informazione circa le attività svolte dalla società, come pure della promozione di prodotti e di opportunità che essa offre, è consuetudine far riferimento al volto di collaboratori e collaboratrici – spiega –. Questo lo si può ritrovare nella ricca documentazione prodotta da Ail negli ultimi anni». E in effetti, anche per la campagna 2025-26, i giovani scelti per sponsorizzare le varie professioni sono numerosi, la scelta non è ricaduta unicamente sulla ragazza in questione.