Luganese

Interrogazioni inevase per anni, una mozione interpartitica

A Lugano si vuole richiamare il Municipio ai propri doveri, obbligandolo a riassunti periodici e a spiegare i motivi di una mancata risposta

Una seduta del Consiglio
(Ti-Press)
2 marzo 2025
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Il Municipio di Lugano infrange regolarmente i termini di risposta agli atti parlamentari (interpellanze, interrogazioni e mozioni), fissati dal Regolamento comunale. Per richiamare l’Esecuitivo ai propri doveri, una mozione interpartitica – tra i firmatari elementi di tutti i partiti – propone l’introduzione di due articoli nel Regolamento.

Precisamente, se la mozione venisse approvata dal Consiglio comunale, verranno inseriti i seguenti articoli: “ll Municipio presenta biannualmente in concomitanza con la presentazione del consuntivo e preventivo una lista delle interrogazioni non evase, dettagliando i motivi di una mancata risposta” e “Il Municipio presenta annualmente un rapporto che dettaglia lo stato di avanzamento dell’attuazione delle mozioni approvate dal Consiglio comunale, fino al momento in cui le stesse sono considerate attuate”.

Dai cassetti al cestino

“Non è raro – si legge nella mozione – che delle interrogazioni rimangano inevase per anni, tanto da diventare in alcuni casi talmente obsolete da costringere l’interrogante a ritirare il proprio atto parlamentare. La questione delle interrogazioni rimaste inevase è stata oggetto di un recente atto parlamentare (interpellanza 4350 “Dai cassetti al cestino”), senza ottenere una risposta soddisfacente da parte del Municipio. Inoltre, alcune mozioni votate dal Consiglio comunale rimangono per anni nei cassetti, senza venire attuate. Se è importante non abusare degli strumenti a disposizione, inoltrando per esempio un numero eccessivo di atti parlamentari, è altrettanto importante che il Municipio prenda sul serio questo strumento democratico a disposizione dei consiglieri comunali. Alla luce di ricorrenti episodi di non evasione di interrogazioni e di non attuazioni – o almeno non in tempi brevi – di mozioni, il Consiglio comunale è invitato a emendare il Regolamento comunale, in modo da avere a disposizione uno strumento di controllo sull’evasione di interrogazioni e sull’attuazione delle mozioni da parte del Municipio. Alla luce del fatto che il Municipio deve per forza disporre di un sistema di controlling interno per seguire gli atti parlamentari pendenti, l’onere amministrativo per attuare questa mozione sarà contenuto”.