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Bioggio Pharma Manufacture licenzia tutti e chiuderà

La società farmaceutica lascia a casa un'ottantina di dipendenti e annuncia la fine della produzione entro il prossimo 31 agosto

Settore farmaceutico particolarmente toccato negli ultimi anni
(Ti-Press/Archivio)
4 marzo 2025
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Licenziamento collettivo di tutti i dipendenti e la fine della produzione entro il prossimo 31 agosto. È quanto ha annunciato tramite una nota stampa la direzione della Bioggio Pharma Manufacture Sa (BPM). Di fatto, stando a nostre informazioni, senza lavoro resteranno un’ottantina di lavoratori. Un brutto colpo per il settore farmaceutico. Secondo la direzione, la fine dell’attività è stata provocata dal “costante declino dei volumi della società”. Un fatto noto, tiene a precisare il comunicato, sia ai dipendenti, sia alla comunità che alle parti interessate, i cosiddetti stakeholder. Il peggioramento della situazione “ha fortemente impattato la sostenibilità finanziaria dell’azienda BPM con sede a Bioggio, portando a precedenti riduzioni del personale negli anni passati”. Il personale è stato informato oggi attraverso un’assemblea plenaria.

Il precedente taglio di Sfi Health

In effetti, la società è strettamente legata alla Sfi Health (ex Pharmaton, ex Ginsana) con sede sempre a Bioggio, che nel novembre 2022, a sua volta, aveva annunciato un licenziamento collettivo di una quarantina di dipendenti. Il forte ridimensionamento deciso qualche anno fa, causato dalla perdita di un importante contratto di produzione per conto terzi, ha consentito alla società di continuare l’attività. BPM è anch’essa attiva nel settore farmaceutico ed è principalmente concentrata nella produzione. Impossibile, per il momento, avere maggiori ragguagli da parte dei vertici della società. Vertici che, nel comunicato stampa, scrivono che “nonostante gli sforzi profusi dal 2023 per individuare una soluzione finanziariamente sostenibile, siamo costretti ad annunciare la progressiva cessazione delle attività di BPM e l’avvio del licenziamento collettivo di tutto il personale della società farmaceutica”. In parallelo, prosegue la nota stampa, “continueremo a cercare acquirenti interessati a investire in BPM, fino a quando la chiusura delle attività non sarà completata”.

Perso un grosso contratto di produzione

L’attuale piano di BPM, come detto, prevede che la produzione termini entro il 31 agosto di quest’anno. Dal canto suo, il direttore generale di BPM, Matthew Brabazon, dichiara: “Abbiamo preso questa dolorosa decisione dopo un’attenta e approfondita valutazione della situazione, nonostante gli sforzi profusi per evitare che ciò accadesse. Una delle cause principali è stata la perdita di un importante contratto di produzione conto terzi”. Il direttore generale aggiunge: “La nostra priorità è garantire che ogni dipendente impattato sia trattato in modo corretto, trasparente e attento. Il processo sarà condotto nel rispetto dei requisiti normativi, e prevederà un periodo di consultazione dei lavoratori”.

La direzione collabora con l’Ufficio del lavoro

La direzione di BPM annuncia inoltre di aver preso contatto con l‘Ufficio giuridico della Sezione del lavoro della Divisione dell’economia del Canton Ticino, informandolo della situazione e assicura una collaborazione trasparente con esso: “BPM si impegna a collaborare con i propri clienti per individuare soluzioni fattibili per la produzione dei loro prodotti, fino alla cessazione delle attività di BPM. È con rammarico che ci congediamo da numerosi colleghi e colleghe di talento, ed esprimo la mia gratitudine a tutti i dipendenti e clienti per la collaborazione".

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