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Riscattata l'Arena sportiva, non la piscina di Carona

Il Consiglio comunale di Lugano vota l'acquisto dello stadio per 114,5 milioni di franchi, ma evita di esprimersi sulla riapertura del centro balneare

In sintesi:
  • Approvata alla quasi unanimità la soluzione più vantaggiosa che, per il Pse, permetterà alla Città di risparmiare oltre 30 milioni di franchi nei prossimi 27 anni.
  • La maggioranza del Legislativo, nonostante la petizione con 7'378 firme e il presidio di stasera, decide di non prendere posizione sulla risoluzione proposta da Edoardo Cappelletti.
Tra le tante persone presenti al presidio, alcune hanno seguito l’inizio della seduta di Consiglio comunale
(Ti-Press)
31 marzo 2025
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Gli slogan per la riapertura della piscina di Carona, stasera, dopo il presidio in piazza della Riforma, sono entrati in scena all’inizio della seduta del Consiglio comunale di Lugano. Prima, la presidente Benedetta Bianchetti ha formulato le condoglianze verso il capogruppo del Centro Lorenzo Beretta–Piccoli per la perdita del figlio. Poi si è passati a votare la modifica dell’ordine del giorno in base alla proposta presentata da Edoardo Cappelletti, che ha chiesto una risoluzione per riaprire, almeno parzialmente, la piscina di Carona, da inserire dopo la trattanda relativa al riscatto dell’Arena sportiva, per 114,5 milioni di franchi, che è stata approvata quasi all’unanimità (54 favorevoli, zero contrari e due astenuti). La proposta per la struttura balneare, invece, è stata bocciata da 33 contrari e 18 favorevoli.

Centro balneare, niente risoluzione

Una maggioranza composta dai rappresentanti di centro–destra ha fatto valere le critiche nei confronti dei ricorrenti contro l’approvazione, da parte del Legislativo, del progetto di rilancio della struttura balneare, con il Glamping del Tcs e la variante del Piano regolatore e l’assenza di finanziamenti per la riapertura del centro nel Preventivo 2025. In merito all’inserimento della risoluzione (che in ogni caso non sarebbe stata vincolante per il Municipio) quale trattanda nell’ordine del giorno, si sono schierati a favore solo i capigruppo dei Verdi (Danilo Baratti), di Avanti e Ticino&Lavoro (Dario Petrini) e La Sinistra (Nina Pusterla). Gli altri hanno sostenuto argomenti contrari. A sua volta, il sindaco di Lugano Michele Foletti ha ricordato ai consiglieri comunali il voto favorevole e trasversale al messaggio espresso da una larga maggioranza il novembre 2023. Forte della petizione corredata da 7’358 firme consegnata al Municipio, un gruppo di persone a favore della piscina, che era presente al presidio dalle 18.30 di fronte a Palazzo Civico, insediatosi negli spazi destinati al pubblico, ha fatto sentire più volte la propria voce obbligando la presidente del Cc, dopo qualche richiamo al rispetto istituzionale, a sospendere la seduta per una decina di minuti. Seduta poi ricominciata con l’accoglimento del subingresso di Stefano Quadri (Lega dei ticinesi) e le dimissioni di Angelo Bernasconi (Centro), che sarà sostituito da Luca Campana.

Arena sportiva, tutti d’accordo

La proposta sotto forma di messaggio è arrivata dall’Esecutivo nove mesi dopo la richiesta, formulata con una mozione presentata dall’allora consigliere comunale Ferruccio Unternährer, che chiedeva il riscatto di Arena sportiva e Palazzetto dello sport. Lo ha ricordato Lara Olgiati (Plr). Non sono mancate le critiche sulla domanda di evadere il credito di 114,5 milioni di franchi in fretta per rispettare i termini delle scadenze legali e sul fatto che l’approvazione giunge prima dell’aggiornamento del Piano finanziario. Oltretutto, l’operazione (che verrà finanziata tramite prestito obbligazionario) farà schizzare l’indice di indebitamento oltre il 240%. Pertanto, alcuni interventi hanno chiesto al Municipio di formalizzare entro la prossima estate una chiara strategia di rientro. Dal canto suo, invece, Nina Pusterla (La Sinistra) ha sottolineato che l’elevato ammontare del credito stride con la volontà di non parlare della piscina di Carona. Michele Malfanti (Centro), Lukas Bernasconi (Lega dei Ticinesi), Michele Codella (Avanti Ticino&Lavoro) e Tiziano Galeazzi (Udc) hanno espresso il favore dei rispettivi gruppi. Danilo Baratti, invece, ha annunciato l’astensione. Dal punto di vista finanziario, è la soluzione più vantaggiosa: permetterà alla Città di risparmiare oltre 30 milioni di franchi nei prossimi 27 anni. In vista della seconda fase del Pse, il Municipio è stato invitato a valutare lo stesso scenario anche per il Palazzetto dello Sport e per la Torre Est dove andrà a insediarsi l’amministrazione cittadina. Il Capodicastero finanze Marco Chiesa ha messo in evidenza che il messaggio rispetta tempi e modi previsti. Gli ha fatto eco il sindaco, sostenendo che il progetto è stato sistemato rispetto al 2019: «Sono contento di essere stato smentito sulle mie previsioni negative». Il vicesindaco Roberto Badaracco ha evidenziato che «stiamo perfezionando il contratto con l’Fc Lugano per l’affitto».

Regolamenti votati e discussi a lungo

Accolta all’unanimità la proposta di modifica del Regolamento sulla videosorveglianza che è stata riconosciuta come necessaria per adeguare la normativa comunale alle pratiche già consolidate di collaborazione tra Comuni e Polizie. L’aggiornamento normativo permetterà di garantire maggiore sicurezza, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di protezione dei dati. È stato più problematico il voto favorevole al Regolamento che disciplina la lettura di numeri d’immatricolazione di veicoli in zone a traffico limitato di Lugano. Alain Bühler (Udc) ha ricordato che già nel 2018 il Legislativo aveva respinto tale proposta. I veicoli non registrati verranno segnalati: questa è burocrazia del tutto inutile, è un modo come un altro per fare cassetta, come i radar, ha detto Bühler: «Questo regolamento è un segnale di una guerra in corso contro la mobilità privata». Non è un modo per vessare gli automobilisti ma per sanzionare i furbetti, ha ribattuto Karin Valenzano Rossi, Capodicastero polizia di Lugano, che ha messo in risalto come tutti i Comuni della cintura urbana abbiano già votato questa base legale. Il sindaco ha sostenuto che questo regolamento è uno strumento per garantire sicurezza a Lugano. Raide Bassi (Udc): «Davvero la sicurezza internazionale passa dalle strade con servizio a domicilio?». Non verremo tutti spiati senza motivo, ha osservato la capogruppo Plr/Pvl Natalia Ferrara. Diversi interventi hanno sollevato pareri favorevoli e contrari. Però, il livello della discussione è progressivamente e desolatamente scemato. Ai voti, il regolamento ha raccolto 33 adesioni, 17 voti contro e 4 astensioni.

Via libera pure ai crediti di 26,35 milioni di franchi per le opere di pertinenza della Città e gli interventi del Piano generale di smaltimento delle acque per il periodo 2025–2036, al credito di 840’000 franchi per acquistare attrezzature di servizio destinate alla Divisione spazi urbani, per gli anni 2025–2028 e al credito di 1,77 milioni di franchi destinato al potenziamento e alla sistemazione della rete di acqua potabile a Lugano (via Figino a Barbengo), alla modifica dell’impianto di trattamento della stazione filtri a Bioggio e alla realizzazione di una nuova vasca antincendio a tutela del demanio forestale del Cusello. Bocciata la mozione intitolata “La luce adeguata. Per un utilizzo parsimonioso dell’energia: spegnere le luci pubbliche e private esterne quando non servono” (settembre 2022). Una mozione che ha proposto di ridurre gli sprechi, ma il Legislativo ha detto no.

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