Licenziato il messaggio che prevede di portare il moltiplicatore al 75%, come nella versione affossata nel 2024, ma con più risparmi. Al voto il 15 aprile
Preventivo nuovo, cifre vecchie. O quasi. È stato licenziato a Cureglia il messaggio municipale concernente il Preventivo 2025, che verrà votato dal Consiglio comunale (Cc) il 15 aprile prossimo. Un ritorno al legislativo, dopo che la versione precedente dei conti era stata affossata dal legislativo il 17 dicembre scorso, segnando l’ennesima frattura politica nel piccolo e una volta tranquillo comune di collina. La versione 2.0 del Preventivo non si discosta però di molto da quella bocciata: l’aumento di moltiplicatore dovrebbe essere il medesimo, dieci punti in più rispetto a quello in vigore fino al 2024, mentre è prevista una riorganizzazione interna che dovrebbe assicurare un contenimento delle spese di circa 300’000 franchi, rispetto ai 120’000 immaginati alcuni mesi fa.
Il 2024 a Cureglia è stato scoppiettante anche senza considerare la bagarre finanziaria sotto Natale. Un colpo di coda di un’intera legislatura litigiosa, culminato in forti tensioni in concomitanza con il rinnovo dei poteri comunali. La contrapposizione si è risolta alle urne a favore del Plr, che seppur in perdita si è confermato primo partito, e della sindaca uscente Tessa Gambazzi Pagnamenta, che – sfidata da Michele Moor – ha vinto il ballottaggio ed è stata riconfermata alla carica. Tuttavia, gli equilibri politici hanno girato le spalle al partito di maggioranza relativa, dato che i gruppi di Udc-Lega-Indipendenti e Centro si sono alleati, portando a una spaccatura dapprima in Gestione e poi anche in Cc. Una minoranza, fondamentalmente i consiglieri liberali-radicali, si era allineata al Municipio proponendo di approvare il messaggio, mentre a spuntarla è stata la maggioranza che chiedeva maggiori risparmi e un moltiplicatore d’imposta al 70%, rispetto al 65% da anni in vigore e al 75 proposto per rientrare.
La nuova versione del Preventivo prevede delle concessioni alla maggioranza, ma non si discosta troppo da quella precedente. Certo, il contenimento delle spese è più importante del previsto, ma è in buona misura riconducibile alle dimissioni del contabile, che non verrà sostituito attribuendo le sue mansioni internamente. Il deficit previsto è dunque di circa 329’000 franchi, invece dei 516’000 inizialmente stimati. Difficile dire ora cosa accadrà in Gestione e di riflesso in Cc, di certo c’è che il margine del legislativo appare limitato: in caso di nuova bocciatura, il Preventivo verrebbe approvato d’ufficio.