Esecutivo al completo con Erica Waitoller Lepori che ha cambiato ‘casacca’ dopo le elezioni comunali. Intanto è stato confermato sindaco Andrea Pozzi
Erica Waitoller Lepori, ex vicesindaca di Astano, è la settima municipale del Comune di Lema. Oltre a essere l’unica donna nell’Esecutivo, è la terza rappresentante della lista civica Forum Lema, che ha conquistato tre seggi alle elezioni comunali di domenica scorsa, ma ne ha presentati soltanto due: il sindaco di quindicina (ora ufficialmente sindaco a tutti gli effetti) Andrea Pozzi e il sindaco uscente di Miglieglia Marco Marcozzi. Pertanto, la lista ha dovuto cercare il terzo e l’ha trovato mercoledì. Però, il nome di Erica Waitoller Lepori ha fatto saltare la mosca al naso ad alcune persone, visto che la donna si è candidata per il Municipio nella lista Intesa per Lema e domenica è risultata la prima subentrante.
Tutto regolare ci spiegano gli alti funzionari del Cantone. La procedura è stata rispettata e la soluzione è stata sottoposta al Servizio dei diritti politici. Del resto, non è la prima volta che succede che una lista alle elezioni ottenga più seggi dei candidati proposti: ebbene, quando capita, la stessa lista ha diritto di designare una nuova persona per completare la composizione dei seggi. Il compito spetta ai proponenti della lista che sono liberi di scegliere chi vogliono. Giuridicamente, sono i proponenti i reali depositari delle liste. Occorre, evidentemente, anche il consenso dell’interessata, che è arrivato tre giorni dopo le elezioni, dopo che si è dimessa da Intesa per Lema. Non è neppure una novità il fatto di andare a cercare possibili interessati in altre liste, ci dicono. Tuttavia, la scelta quale terza rappresentante nell’Esecutivo di Forum Lema di Waitoller Lepori, che ha comunque ottenuto 668 voti per Intesa per Lema, fa perlomeno discutere e dal punto di vista del cittadino elettore stride parecchio.
Ne è ben consapevole anche Andrea Pozzi (Forum Lema), sindaco di Lema, dopo che nessuno dei suoi colleghi di Municipio ha presentato la candidatura per il ballottaggio entro le 18 di giovedì. «Mi rendo conto che la scelta potrebbe essere criticata, d’altra parte, non abbiamo trovato persone disponibili tra gli eletti in Consiglio comunale di Forum Lema. La scelta è stata dettata dai tempi stretti e dal pragmatismo: Erica Waitoller Lepori è di Astano, ex Comune che non era rappresentato in Municipio, si era impegnata parecchio a favore dell’aggregazione (faceva parte della Commissione di studio, ndr) ed è l’unica donna nell’Esecutivo». L’interessata, peraltro, era stata già contattata dalla lista civica del sindaco, prima delle elezioni, per un’eventuale candidatura per il Municipio, ma aveva già dato la sua parola all’altra lista. Dopo le elezioni, ha cambiato squadra. Una decisione legittima ma quantomeno anomala dal profilo delle opportunità, anche se non ci sono più i confini ideologici dei partiti come era il caso nel secolo scorso. Impossibile, però, non rievocare “Il Voltamarsina”, romanzo apparso nel 1932 di don Francesco Alberti (1882-1939, peraltro originario di Bedigliora), il cui titolo è diventato un’espressione proverbiale, con una forte connotazione spregevole. Quei tempi sono passati e la fede nelle formazioni politiche è nel frattempo progressivamente crollata. Soprattutto a livello comunale e in realtà, tutto sommato, relativamente contenute come Lema, nuovo Comune (che conta 2’653 abitanti, cifra risalente al 2021), sancito dalle elezioni comunali di domenica scorsa e frutto dell’aggregazione tra Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio.
La situazione resta comunque controversa, ma non scuote più di tanto Intesa per Lema. Interpellato dalla ‘Regione’, Paolo Romani, già sindaco di Novaggio ed eletto nel Municipio di Lema, si dice soddisfatto: «Abbiamo fatto una votazione eccezionale: siamo il primo partito in Municipio e abbiamo la maggioranza relativa in Consiglio comunale». Rispetto al cambio di casacca di Erica Waitoller Lepori, Romani non si scompone, ma evoca «una sorta di zona grigia della procedura, che le ha consentito di entrare in Municipio anche se si è candidata per un’altra lista. Per queste situazioni, gli unici criteri sono la cittadinanza svizzera, ovviamente, e almeno tre mesi di domicilio in una delle cinque frazioni». La scelta è stata dettata, come ha evidenziato il sindaco Pozzi, dalle scadenze imminenti per chiedere credenziali al giudice di pace, per consentire l’insediamento del Municipio e del Consiglio comunale.