Luganese

Aeroporto, il prospettato taglio di 5 milioni spaventa l'economia

Grido d’allarme dell'associazione passeggeri che contesta la proposta contenuta nelle misure di risparmio del bilancio 2027 della Confederazione

L’unico scalo a sud delle Alpi
(Ti-Press)
16 aprile 2025
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“Il ruolo nazionale dello scalo deve essere riconosciuto”. Con questa richiesta l’Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana, insieme all’Associazione industrie ticinesi, la Camera di Commercio, dell’Industria, dell’Artigianato e dei Servizi del Canton Ticino, l’Associazione bancaria ticinese, l’Associazione svizzera dei gestori patrimoniali, Lugano Commodity Trading Association, Hotelleriesuisse Ticino e Lugano Region, chiedono al Consiglio federale di “escludere l’aeroporto di Lugano-Agno dai tagli e garantirne il sostegno continuativo, come avviene per altre realtà strategiche del Paese”. La possibile riduzione dei contributi, contenuta nelle misure di sgravio del bilancio 2027, coinvolgerebbe gli aerodromi regionali, come per l’appunto quello sottocenerino.

Queste associazioni economiche e del turismo ritengono che “un eventuale taglio dei circa cinque milioni di franchi annui destinati all’aeroporto di Lugano-Agno avrebbe sulla sopravvivenza dello scalo” e sottolineano che “tali fondi, destinati in gran parte a garantire la sicurezza tramite Skyguide, sono irrinunciabili”. Tra le possibili conseguenze che ci potrebbero essere “aumenti tariffari fino a 1’000 franchi per atterraggio, con gravi conseguenze per utenti, aziende e sicurezza”. Nel comunicato diramato da Aspasi si chiede alle autorità di Berna di “difendere gli interessi dei passeggeri, del turismo e dell’economia nella Svizzera italiana”.