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Lugano Nord senza corsia preferenziale fino ad agosto

Con l’arrivo della bella stagione crescono gli ingorghi in A2, complicati da importanti lavori nel Luganese. Ustra: ‘Code non per colpa del cantiere’

In sintesi:
  • Il cantiere tra lo svincolo e la galleria di Gentilino durerà fino all’autunno
  • Ustra: ‘L’87% degli incolonnamenti dovuto al traffico intenso, solo il 4,5% ai cantieri’
  • Quadri: ‘Abolire i semafori in autostrada’. Ma il Consiglio federale dice no. ‘Allora che soluzione, senza PoLuMe?’
Il problema ingorghi si sta facendo sentire
(Ti-Press)
25 aprile 2025
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Oltre un’ora di macchina da Bellinzona Sud a Lugano Nord. Sono diverse le segnalazioni pervenuteci in redazione negli ultimi giorni sul forte aumento di ingorghi in autostrada, che negli orari di punta interessano ormai quasi tutto il tratto in direzione sud fra le due principali città ticinesi. Nulla di nuovo, il tema è ricorrente negli ultimi anni durante la bella stagione, quando al traffico pendolare si somma quello vacanziero. Un fenomeno che si è acutizzato nel Luganese per via dell’utilizzo dei semafori prima delle gallerie, causa anche di dibattito politico a Berna. Quest’anno, ad appesantire il carico ci si mette anche un importante cantiere tra lo svincolo di Lugano Nord e la galleria di Gentilino, che ha di fatto eliminato – seppur provvisoriamente – una scorciatoia apprezzata dai residenti: la corsia preferenziale in uscita, appunto, a Lugano Nord.

Fino a 170/180 persone al lavoro al giorno

Questioni che abbiamo girato all’Ufficio federale delle strade (Ustra), per cercare di dare una risposta a questo disagio. A cominciare dalla durata del cantiere: i lavori sono iniziati già a gennaio e dureranno fino a novembre, sebbene una parte del cantiere potrà essere smantellata già prima. Proprio la lunga durata, quasi un anno, ha impedito di programmarlo diversamente: “Durante il periodo invernale – si ricorda – non è possibile effettuare alcune lavorazioni, come ad esempio la posa della pavimentazione, in quanto le temperature risultano inferiori al necessario”. I lavori in corso consistono, infatti, in: rifacimento delle infrastrutture, protezione delle zone di salvaguardia dei pozzi di captazione dell’acqua potabile, il citato rifacimento della pavimentazione, guidovie, segnaletica verticale e orizzontale. Un cantiere che, oltre a rendersi necessario dato che si parla di una tratta che ha ormai cinquant’anni, è di grosse dimensioni: sono impiegate fino a 170/180 persone giornalmente.

‘L’87% degli incolonnamenti dovuto al traffico intenso, soltanto il 4,5% ai cantieri’

Ustra respinge tuttavia la critica che a causare un aumento degli ingorghi sia il cantiere. “Vengono sempre mantenute due corsie per direzione sull’asse principale – la precisazione –, senza quindi diminuire la capacità di trasporto dell’autostrada. I rallentamenti si producono a causa del sovraccarico della rete autostradale e non a causa dei cantieri. Anche negli anni scorsi, quando non c’era il cantiere, nel periodo pasquale le colonne si formavano già a partire dalla rampa del Ceneri”. A rinforzo di questa tesi, viene citato l’ultimo rapporto di Ustra sulla viabilità, secondo il quale solo il 4,5% degli incolonnamenti sarebbe dovuto ai cantieri, mentre la stragrande maggioranza (86,7%) sarebbe causata dal traffico intenso. Al secondo posto (7,2%) figurano gli incidenti. Tornando a Lugano Nord, si anticipa che la corsia preferenziale verrà ripristinata entro fine agosto, “dopo aver risanato tutta la carreggiata in direzione sud”, e che è stato necessario chiuderla temporaneamente proprio per eseguire i lavori permettendo di mantenere le due corsie per direzione. Un’esigenza, quest’ultima, alla base anche della pianificazione degli interventi.

Semafori? ‘Per la sicurezza in galleria’

Ultimo tasto dolente, quello dei semafori prima delle gallerie del Luganese accesi durante gli orari di maggior traffico. Mantenerli rimane una strategia corretta o almeno durante il cantiere e le vacanze si potrebbe evitare? “I semafori – spiega Ustra – rispondono a precise normative in materia di sicurezza, che nel tempo hanno assunto sempre più importanza con l’aumento del traffico. Le due corsie per direzione di marcia tra Lugano e Mendrisio da alcuni anni non sono più in grado di smaltire l’intenso traffico durante le ore di punta. Vengono così a formarsi rallentamenti e colonne che, se non opportunamente gestiti, causerebbero la presenza di veicoli fermi nelle gallerie”. Un’eventualità da scongiurare: “Questa situazione è particolarmente pericolosa in caso di incendio. Infatti i veicoli incolonnati, a causa dell’assenza di un’aspirazione puntuale dedicata, verrebbero avvolti improvvisamente dal fumo, con conseguenze devastanti per la vita di chi si trova a bordo di questi veicoli. Purtroppo non mancano esperienze drammatiche in questo senso anche in Svizzera”.

Quadri: ‘Senza PoLuMe, che soluzione?’

Nella risposta si citano anche gli atti parlamentari – un’interpellanza prima e una mozione poi – di Lorenzo Quadri, incentrati in particolare sulla questione semafori. Il consigliere nazionale leghista ha chiesto di provare a spegnerli per valutare l’impatto sul traffico. Visto il no del Consiglio federale (Cf), la mozione verrà prossimamente discussa nel Legislativo. «Non sono soddisfatto per nulla della risposta – ci dice –: il Cf dice di essere consapevole che i semafori generano traffico parassitario, creando un problema di viabilità in tutta la regione anche sulle strade cantonali. Ma, soprattutto, aggiungono che questo stato di cose sarebbe stato risolto con il PoLuMe (Potenziamento dell’A2 tra Lugano e Mendrisio, ndr). Peccato che a novembre ci sia stata la votazione sul Potenziamento delle strade nazionali, che è stato bocciato, e secondo me questo ora mette a repentaglio il PoLuMe stesso. Quindi come si risolve il problema? Ora c’è il mantra della sicurezza, ma i semafori sono stati introdotti pochi anni fa. Sono code create artificialmente e facendo una prova senza i semafori, questo verrebbe dimostrato. Non volerlo fare, è dogmatico».